VANDEN PLAS - The Seraphic Live Works

Frontiers
Ed ecco anche loro i Vanden Plas che si ripresentano al grande pubblico con questo nuovissimo live intitolato per l’occasione The Seraphic Live Works. I famosi tedeschi ci sanno fare e come. Sempre eleganti e con innata classe sciorinano i loro brani in maniera davvero esemplare. Questo live è stato registrato durante il ProgPower Usa nel 2011 e fatto uscire in questo 2017. Ci troviamo come sempre davanti una band in splendida forma, che dopo tanti anni sa ancora come ammaliare i suoi ascoltatori soprattutto durante i loro live shows. Il loro genere lo si può definire come una sorta di power metal con tinte progressive. Molto personali e coerenti anche sul versante dei testi, da sempre loro punto di forza. Si comincia con la stupeda Postcard To God, il titolo dice già tutto. Una rappresentazione di cosa sia la musica dei Vanden Plas, nove minuti di goduria e di estrema classe.

E continua con Rush Of Silence, altro grande brano dal sapore settanti ano in alcuni frangenti, con parti chitarristiche degne del migliore prog rock, anche qui brano abbastanza lungo, circa dieci minuti che comunque non annoiano assolutamente. I brani non sono molti in questo live, appena nove. Segno che la band bada alla qualità e non alla quantità, anche se in un contesto dove probabilmente per svariate ragioni hanno dovuto presentare una setlist non completa. Sempre un piacere ascoltare brani come Scar Of An Angel, con il suo inizio di pianoforte, emozionante. Sanno tenere ottimamente il palco, essendo anche una band che si adatta ben volentieri a suonare dal vivo. Cold Wind, Frequency, altri due brani che dal vivo rendono davvero alla grande. Gli amanti del power, del progressive e chi segue la band tedesca non rimarrà sicuramente deluso da questo album dal vivo. Degna testimonianza di una band che ha ancora qualcosa da dire anche sul fronte live. Da segnalare poi che il live esce anche in formato Dvd, quindi un doppio motivo per recuperare la propria copia di The Seraphic Live Works. 

Voto: 7/10

Sandro Lo Castro