THE OBSESSED - Sacred

Relapse
Scott “Wino”Weinrich è una leggenda nel suo genere e come persona, perché è uno degli ideatori del doom metal virato a stelle e strisce, ha partecipato a numerose formazioni dure ,ideato progetti e di recente ha di nuovo resuscitato la sua band più rappresentativa in genere doom metal. Iniziamo il viaggio con la riregistrazione di “Sodden jackal”,primo vagito dei nostri, essendo stato inciso nel primo ep pubblicato e qui riregistrato per l’occasione; il brano non perde il tono possente delle chitarre doom/sludge, il nostro con una voce poi così carismatica, che incarna una sofferenza virile graffiante ,cambio di registro con la veloce e hard al limite dell’hc “Punk crusher” fa capire che i nostri sanno anche virare in soluzioni più aggressive; la titletrack è venata da umori blues, sempre in un contesto hard settantiano, le chitarre hanno un suono caldo e possente;”Perseverance of futility” ha un gran bel rifferama caldo e con un organo hammond sul quale il nostro dipinge di nero il tutto, ma conservando uno spirito grintoso e hard, grandissima la strumentale “Cold blood”, la carica heavy del nostro non si esaurisce,ma i riff sono al calor bianco.

”Strange things” è passione pura ,partendo da un giro acustico il brano esplode in un mid tempo caldo e venato di striature hard/metal con un chorus da rizzare i capelli per l’uso sapiente della melodia”. “My daughter,my son” è un brano sentito, dedicato ai propri figli del nostro, cantato con trasporto e orgoglio, e chitarre doom, ”Be the night” è un uppercut heavy veloce come un serpente a sonagli, pronto a mordere, perfetto per una corsa in auto nel deserto infuocato; intrelude è uno sludge doom che conclude il disco, di breve durata ma che nell’edizione limitata porta con sé due bonus tracks, un divertente gioco di parole nel titolo per definire la lunghezza del brano, uno sludge/doom dai riff slabbrati e assoli al calor bianco, possanza e una punta di psych con la voce filtrata del nostro. Altro eccellente disco da parte di questo cantore moderno del verbo heavy/doom, che nonostante le ferite della vita hanno inciso si cicatrici, ma reso ancora di più la sua musica, intrisa di orgoglio e fede; perché c’è modo e modo di interpretare la sofferenza; o belare come fanno certi cantori nostrani, cantando sempre la stessa canzone piangendo su se stessi, oppure dare un calcio nel sedere al destino cinico e baro e non piegare la testa mai! grande Wino! 

Voto:9/10 

Matteo ”Thrasher80”Mapelli