MISTONOCIVO - Superego

VREC
“mentre tutto tace parla la televisione” Quinto album in studio per i Mistonocivo, il primo su etichetta VREC/AUDIOGLOBEa più di 7 anni di distanza dal loro precedente lavoro. “Superego”, pubblicato il 20 gennaio 2017 è un album che mescola temi di denuncia con testi fortemente sentiti, un disco di facile ascolto già dal primo a dire il vero risulta molto piacevole. Il cantante Cristiano Cortelazzo riesce a dare un’impronta ben definita a questa band, che si avvicina a tutte quelle degli anni ’90 che hanno cercato di unire il rock alla parte puramente elettronica. Il loro rock alternative già da Zerougualeinfinito aveva visto la presenza dell’elettronica, ma in questo ultimo lavoro è quasi esclusiva, un territorio non del tutto nuovo per la band, dove mostrano di cavarsela abbastanza bene. I riferimenti musicali più vicinii sono I Depeche Mode ma anche i Radiohead. Tutta la raccolta crea un’atmosfera introspettiva e inquieta, nonostante la predominanza della parte elettronica non mancano brani più intrisi di rock, i testi sono mirati ed intelligenti, nulla nella forma appare banale ne riscopriamo un lavoro elegante. Ovviamente già dall’esordio si nota l’elettronica con “Wo” uno fra i testi meno impegnati che con “Vocobass” creano quella sorta di distanza che richiama alla situazione del disagio, a dire il vero il secondo molto di più basta la sola esecuzione strumentale ma la parte cantata di adatta a perfezione all’atmosfera ricreata. “Cane Alpha” è pregevole, la parte recitata all’inizio crea un effetto di rapimento sull’ascoltatore, parole importanti, ispirate, tutto gira attorno ad una sorta di ribellione personale e sociale”Cammino, mi muovo, non sento nessuno, non aspetto nessuno, non voglio nessuno…mi libero in volo, ti toccherò piano”cosi recita un testo davvero bello, segue l’energia del brano “Ozono”, parole sussurrate in sottofondo, percussioni che creano passo dopo passo un’inquietudine fortissima, sperimentazione nella seconda parte che rende particolare la trama musicale.

Ecco uno dei brani più belli “Arpa”, una traccia che apparentemente crea una rottura, il testo sconvolge per la sfacciataggine ma è un brano davvero impegnato che sputa in faccia all’ostentazione e alla superficialità, mira dritto all’obiettivo e il risultato è apprezzabile, condanna la massa di programmi televisivi spazzatura che invadono ormai da anni le nostre Tv, che dettano legge sconvolgendo abitudini e dettando leggi sociali. Un capitolo tutto nuovo è “Anima”, ciò che non ci si aspetta da un album così, un pezzo interamente strumentale per pianoforte che tocca l’anima, una delicatezza infinita nell’esecuzione, bello questo tocco di ricercatezza. Tema amoroso per “Agil Dream” misto al senso di affanno e ansia che cercano di ricreare per tutto l’album. Altro brano di pregio è “Ultraterrestre” che sembra sintetizzare tutti gli elementi portanti dell’opera, il mondo diretto di proporre musica e parlare a chi ascolta, partenza a sola voce e poi un gradevolissimo crescendo. L’elettronica raggiunge il picco in “Ego” e non la migliore sicuramente “Circofante” che chiude il lavoro, ma i brani precedenti valgono queste piccole mancanze. Un buon lavoro per la band vicentina che in molti aspetti si avvicina ai Subsonica anche nella performance vocale, pur non amando l’eccessivo utilizzo dell’elettronica in un platter, non sminuiscono la qualità del lavoro che si nasconde dietro a questo disco prodotto da Paolo D’Ambrosio tastierista del gruppo. Il tema affrontato non può che essere esaltato e apprezzato, basta questo ad ottenere un ottimo voto. Piacerà e colpirà in modo semplice e diretto. Buona ascolto e a voi la sentenza finale! 

Voto: 7/10 

Angelica Grippa