GOD DETHRONED - The World Ablaze

Metal Blade
La band guidata da Henry Sattler torna sul luogo del delitto, ovvero la prima guerra mondiale, con un concept battagliero con tratti epici e melodici, senza per questo intaccare l’aggressività del combo olandese. Si parte con l’intro “ Call to the arms”,una strumentale ad altissima melodia tragica;per poi deflagrare(è proprio il caso di dire) “Annihilation crusade”,un brano sorretto da un pattern di pattern di batteria veloce e con bastbeat a variare la marcia, come un esercito che marcia in battaglia e il nostro Sattler che vomita odio e distruzione col suo growl ,le chitarre affilate come rasoi alternano riffing malsani a sprazzi melodici; la titletrack è un solido brano veloce, possente, non lascia scampo e ho idea che dal vivo scatenerà un pogo infernale, perché è il classico brano che ti spinge a buttarti nella mischia, anche qui l’alternanza tra up tempo, blast beats di batteria e rallentamenti, con solos melodici di chitarra a rendere di ampio respiro il tutto; uno degli episodi più coinvolgenti e con richiami al metal classico e a certo epic death metal è “On the wrong side of the wire” sembra avere delle assonanze con certi Amon Amarth.

Si ritorna a picchiare con la violentissima ”Close to victory”, ”Konigsberg” è un intermezzo strumentale di un minuto scarso con la chitarra arpeggiata ma serve a prendere giustamente fiato il mid tempo con brevi armonizzazioni “Escape across the ice(the white army) è un brano pieno di pathos;:ma il colpo da maestro lo danno col conclusivo “The 11th hour” ,un brano epico, melodico ,pieno di malinconia rude su un tappeto death metal, elegia pura. Grande ritorno di questa band, i ragazzi hanno confezionato un disco ben prodotto, sentito e doveroso , perché il metal estremo può dire di più se riesce a trovare l’argomento giusto ;e gli olandesi sono una compagine affidabile, promossi su tutta la linea. 

Voto: 8/9 

Matteo ”Thrasher80” Mapelli