DIAMOND HEAD - Diamond Head

Dissonance Productions
Dopo un lungo silenzio, torna sugli scudi una delle band più rappresentative della corrente NWOBHM, resa celebre anche dalle numerose cover dedicate in sede live dai Metallica ai brani più rappresentativi della formazione inglese capitanata dal chitarrista Brian Tatler, unico superstite della line-up originaria. Questo nuovo lavoro in studio mette in evidenza l'ottimo stato di forma dei quintetto, forte anche del recente acquisto del talentuoso cantante Rasmus Bom Andersen che, a mio parere, riuscirà a non far troppo rimpiangere lo storico vocalist Sean Harris anche in sede live e anche nell'esecuzione dei brani storici più celebri e amati dai fans come “Am I Evil?” o “The Prince”. Proprio la voce, potente e dalla grande estensione, del nuovo vocalist fa da padrona nelle 11 tracce dell'album, accompagnata da un lavoro chitarristico sempre all'altezza della situazione e da una sezione ritmica che sostiene agilmente il tutto, in un lavoro che, inevitabilmente, risente in modo evidente dell'influenza zeppeliniana ma che, pur non brillando per originalità, offre spunti molto interessanti, ritornelli godibili e un ascolto sempre piacevole.

Brani particolarmente riusciti sono, a mio parere, l'opener “Bones”, la sostenuta “Speed” e la conclusiva “Silence”, hard rock dai fortissimi richiami seventies, con arrangiamento e suoni comunque sempre al passo con i tempi. In conclusione, un album che per sua natura non potrà certamente rappresentare una pietra miliare nella storia di un genere che ha dato i suoi migliori frutti in decenni oramai lontani, ma che dimostra come questo rimanga ancora in vita e possa ancora coinvolgere l'ascoltatore in un viaggio che non conosce limiti di tempo. 

Voto: 7/10

Francesco Lattes