BASTIAN - Back To The Roots

Sliptrick
Sebastiano Conti, in arte Bastian, ritorna sul mercato discografico con il terzo album intitolato Back To The Roots. E che album signori miei! Hard rock metal di classe, come da anni ormai ci ha abituati. Il nostro siculo chitarrista ha da sempre avuto al seguito musicisti di livello mondiale che ne confermano l’innata indole da grande musicista. A nostro modesto parere uno dei migliori rappresentanti a livello nazionale e non! Parlando dei questo nuovo e freschissimo Back To the Roots, possiamo trovare nella line up questa volta: Corrado Giardina al basso, Vinny Appice alla batteria, Apollo Papathanaio alle vocals e lui Sebastiano Conti alle chitarre. Con questa formazione, che non ha bisogno di presentazioni, tira fuori un ottimo e appassionato album di quattordici brani uno più bello dell’altro, per poco più di un ora di durata. Brani freschi, rocciosi e pieni di pathos. Rock di classe infinita che include le varie influenze del chitarrista siciliano e dei suoi compagni di avventura. Si parte subito alla grande con una Goodbye To My Room, track tipicamente chitarristica, molto ritmata con un azzeccato groove che ricorda lo stile americano di altri colleghi suoi, fermo restando una certa personalità di fondo.

Si continua con la lenta Midsummer Night’s Dream, in cui la parte del leone la fa stavolta la voce sempre in primo piano. Con Writing My Rock’N’Roll si ritorna con un up tempo dalle tinte fortemente hard rock. Il bello di Bastian è che non mette la sua smisurata tecnica strumentale al suo esclusivo servizio per questioni di ego, ma la inserisce alla grande in seno alla band e ai brani. Risultato davvero grande, perché rende in questo modo ogni brano godibile anche a chi non segue prettamente album di solo virtuosismo. Sandro Lo Castro Sandro Come non divertirsi sulle note di The Kite, sembra ascoltare i Deep Purple più hard. Il giusto equilibri tra brani lenti e movimentati fa si che l’ascoltatore tenda sempre a riascoltare il tutto più volte per una questione di piacere assoluto! Le influenze che si possono sentire poi sono solo una goduria, si va dai già citati Deep Purple ai Led Zeppelin, Black Sabbath e via discorrendo. Non c’è bisogno di tracciare una linea sui brani presenti, ma semplicemente viene caldamente consigliato a tutti coloro che amano la musica con la M maiuscola! 

Voto: 9/10

Sandro Lo Castro