AYREON - The Source

Mascot
Con il nuovo e attesissimo album The Source, questa band Ayreon entra direttamente nelle charts di tutta europa e america, posizionandosi in alcuni paesi anche al numero 1! Musicalmente questa band si potrebbe inserire in un filone progressive metal con riferimenti all’hard rock e al folk. Non si discute minimamente la qualità assoluta delle composizioni, livello altissimo che da sempre accompagna le gesta del suo fondatore e leader Arjen Lucassen. Sono passati già più di venti anni da quando ha fondato questo progetto, che anno dopo anno ha sempre visto crescere la propia fan base in tutto il mondo, dandogli possibilità di avere un grosso seguito e di poter sempre rilasciare album di qualità elevata. Con quest’ultimo lavoro ,The Source, le cose non cambiano di certo, come non cambia il fatto che si tratti anche di un altro concept album , per la quale si rimanda all’ascolto attento e lettura del booklet per cercare di entrare nel mood dell’intero lavoro.

Perché noi possiamo anche descriverlo, ma non potremmo mai dare una visione completa, quindi ci limitiamo a descriverne la musica. Questo lavoro segna anche la prima pubblicazione per la Mascot Records che per loro ha fatto davvero le cose in grande sotto tutti i punti di vista, segno che punta tantissimo su questa band! Gli ospiti che vi si possono trovare all’interno sono come sempre di rilievo mondiale. Parliamo di gente come Floor Jansen(Nightwish), Russel Allen, Tommy Karevik (Kamelot), James LaBrie (Dream Theater), Simone Simmons (Epica) e Hansi Kursch (Blind Guardian), Tobias Sammet (Avantasia, Edguy) tra gli altri! Ovviamente ne vien fuori un monumentale tappeto sonoro che spazia attarverso variate inflenze che già abbiamo in precedenza citato. Non sempre però risulta di facile ascolto, per molti potrebbe risultare un po’ confusionario e noiosetto se non avezzo a questo genere di rock opera, perché effettivamente va visto come tale e non come un semplice album di hard rock o altro. Inutile stare qui a segnare più o meno i vari brani, sono tutti di altissimo livello. Sembrerebbe quasi una rimpatriata tra svariati musicisti e cantanti che amano questo genere di progetti. Certo rischia di sembrare il tutto pianificato a tavolino. E anche se fosse così, andrebbe bene lo stesso. Lavoro davvero imponete sotto tutti i punti di vista, anche se ripetiamo appetibile a chi ha l’udito abituato a questo speciale genere. 

Voto: 7/10

Sandro Lo Castro