ATLANTHIS - Chapter IV

Diamonds Prod.
Atlantide risorge, si, Atlanthis il progetto nato dal bassista ligure Steve Vawamas (Ruxt, Mastercastle, ecc.), torna col quarto capitolo; dopo quattro anni di distanza, dopo con una line-up nuova e una nuova label, i nomi in quest’ordine sono, oltre al già presente Alessio Calandriello che annovera anche lui un curriculum di tutto rispetto, nomi come: Francesco La Rosa (Venom inc., Extrema), Pier Gonella (Necrodeath, Labyrinth,ecc.), Gianfranco Puggioni e numerosi gli ospiti presenti in questo capitolo, come Roberto Tiranti; insomma una bella compagnia che per amore del metal più classico e melodico si è riunita per sfornare e donare lustro a questa fatica. L’opener “The terror begins” è l’abc del power metal, ovvero come deve essere scritta una bella canzone in questo stile: batteria potente e veloce, basso pulsante e dinamico, melodie di chitarra che graffiano donando luce alle melodie e due voci che sano colorare il brano, stessa cosa il secondo brano “Master of my fate”, un brano trascinante, con chitarre che incrociano riff su riff, con maestria e i bravi Tiranti e Calandriello sugli scudi con un ritornello che ti si stampa in testa.

”Ronin” è un altro pezzo da 90,e chissà se è ispirato all’omonimo fumetto del geniaccio Frank Miller; ”Crock on moud” è un brano vergato di puro hard solido, roccioso e con stupende melodie nei solos, un brano che fa faville; altri due brani sfavillanti sono i seguenti “Face your destiny” e “Just fantasy” ovvero solo fantasia, perché è al servizio compositivo dei nostri che sciorinano la classe della quale sono dotati; a concludere il tutto, la strumentale ”The final scream”, dove i nostri si sbizzarriscono con grande gusto facendo “gridare” gli strumenti con grande stile; un’ottima chiusura momentanea in attesa del nuovo capitolo. Un disco vero, potente ma che sa dosa melodie a tratti malinconiche, ma ricordando che questo è heavy metal, e non pop coi chitarroni; quindi consigliatissimo agli appassionati del genere, ma non solo, a chi vuole del sano heavy/power fatto col cuore, esempio. 

Voto: 8,5/10 

Matteo ”Thrasher80”Mapelli