GHOST OF MARY - Intervista alla Band


Siete appena usciti sul mercato discografico con un nuovo album in studio, potete presentarlo ai nostri lettori?

MAURO
Oblivaeon è un concept album tratto da un r acconto scritto da Daniele, il nostro cantante, una sorta di allegoria sulla vita e la morte. Inquadrarlo in un genere ben definito risulta abbastanza difficile, è un album che racchiude in sè gothic, symphonic, melodic, death, prog, swedish...il tutto sullo sfondo di composizioni e arrangiamenti mutuati dalla musica classica. Durante  le riprese in studio ci siamo avvalsi di strumenti come violini, viole, violoncelli, contrabbassi, corni...è stato un gran lavoro, ma alla fine crediamo ne sia valsa la pena!


Come è nata la vostra band e quali sono le vostre origini?

MAURO
La band è nata da un progetto partito a fine 2013. A dare il via siamo stati io e Gabriele, i due chitarristi. Successivamente all'entrata nel gruppo del bassista Nicola, abbiamo iniziato la registrazione di alcune pre-produzioni. La band ha preso forma definita agli inizi del 2014 quando Daniele ha accettato, in seguito all'ascolto di tali pre-produzioni, di far parte del progetto, ed ha subito dopo proposto Damiano alla batteria. L'ultimo acquisto è stato Joele, il nostro violinista, entrato in pianta stabile nella formazione dopo aver preso parte alle registrazioni dell'album.

Come è nato invece il nome della band?

DANIELE
Ho cercato da subito un nome che potesse essere evocativo, misterioso e allo stesso tempo inerente al concept che stavo scrivendo. Ghost of Mary è un oracolo, una delle figuri portanti della storia alla base del cd.


Ci sono delle tematiche particolari che trattate nei vostri testi o vi ispirate alla quotidianità in genere? Che peso hanno di conseguenza i testi nella vostra musica?

DANIELE
I testi del nostro concept album gravitano intorno al tema della vita e della morte: la storia racconta sotto forma di allegoria la nascita della vita, che si fa morte e torna vita, in un continuum eterno in cui la fine di un ciclo è anche il suo stesso inizio. Un albero antico giace in un luogo denominato Oblivaeon, al di là del tempo e dello spazio. Durante le notti di luna piena le anime scivolano via dai rami, trasportate dal vento, vagano nella foresta circostante oppure cadono nel fiume, portate via dalla corrente rimangono intrappolate lungo le sponde in ciottoli che assumono così sembianze umane... L' allegoria risulta anche un pretesto per quella ricerca profonda del significato della vita e della morte che ha da sempre spinto l’uomo a porsi determinati interrogativi: l'anima protagonista del concept interroga un misterioso oracolo (Ghost of Mary) riguardo la propria esperienza ultraterrena per capire la vita attraverso i ricordi, i sogni premonitori, la disperazione e il dolore del  proprio essere.  

Quali sono gli elementi della vostra musica che possono incuriosire un vostro potenziale ascoltatore e quali sono quindi le qualità principali del vostro nuovo album?

MAURO
Come ho già anticipato, è difficile inquadrare la nostra musica in un genere ben definito e secondo me è proprio questo il nostro punto di forza: la varietà. Inoltre avvalendoci di elementi classici, possiamo spingerci ancora oltre. Anche a livello vocale, abbiamo la fortuna di avere Daniele come cantante, che riesce a dare il meglio di sè dal growl più cattivo al pulito più malinconico. Ovviamente tutto ciò non è un semplice miscuglio, la nostra filosofia è quella di fare ciò che richiede il pezzo, nè più nè meno. Ogni cosa in Oblivaeon è stata curata nei minimi dettagli, dalla composizione agli arrangiamenti, fino al sound in generale.


Come nasce un vostro pezzo?

MAURO
Un nostro pezzo prende vita in diversi modi. Alle volte basta un semplice riff ad accendere la creatività di tutti. Altre volte sono i testi di Daniele a fornire la giusta ispirazione. A livello compositivo c'è un grande feeling nella band.

Quale è il brano di questo nuovo disco al quale vi sentite particolarmente legati sia da un punto di vista tecnico che emozionale?

MAURO
Per quanto mi riguarda, mi sento legato ad ogni singolo brano del disco. Ad ogni brano associo particolari ricordi ed emozioni. 

DANIELE
Sono personalmente legato a tutti i brani, ma uno in particolare per me possiede un significato davvero speciale, si tratta di “Something to Know”, il cui testo è dedicato a Mimmo Angelini, il  miglior amico che abbia mai avuto, venuto a mancare nel 2014. Ogni volta che canto quel brano un brivido scorre lungo la mia schiena, è qualcosa di davvero difficile da spiegare, è come se le emozioni fossero racchiuse in una bolla di rabbia e malinconia, che esplode all'improvviso ...


Quali band hanno influenzato maggiormente il vostro sound?

MAURO
A livello personale posso dire che non ho una risposta precisa. Ascolto musica da quando ero molto piccolo e ho scoperto il metal in età giovanissima. Da allora ho ascoltato una miriade di gruppi e generi diversi, che sicuramente hanno lasciato la loro impronta nel mio modo di concepire la musica.

DANIELE
Senza ombra di dubbio il metal scandinavo mi ha ispirato, in principal modo la new wave of swedish death metal promossa da In Flames e Dark Tranquillity, poi ci sono altre band nordiche come Opeth e Amorphis e una lista sconfinata di altre band, soprattutto americane e inglesi, dal progressive al death metal.

Quali sono le vostre mosse future? Potete anticiparci qualcosa? Come pensate di promuovere il vostro ultimo album, ci sarà un tour con delle date live?  

DANIELE
E' appena uscito il nostro nuovo video ufficiale “Nothing” (https://www.youtube.com/watch?v=OkTXLZXZbRo ) e siamo impegnati in nuove date live di promozione dell'album, dopo le tappe in Italia, Inghilterra e Francia, saremo di nuovo nel nostro paese per alcuni show in Puglia e in Liguria. Quest' estate avremo invece l'onore di calcare il palco dell'Agglutination in compagnia di Sodom, Venom ed altre fantastiche band.


E’ in programma l’uscita di un album dal vivo o magari di un DVD?

DANIELE
Non abbiamo pensato ancora a qualcosa del genere, piuttosto ad alcuni frammenti video realizzati in sala e durante i live e la vita on the road, che verranno pubblicati online tramite il nostro canale youtube nei prossimi mesi.

Come giudicate la scena musicale italiana e quali problematiche riscontrate come band?

DANIELE
La scena italiana offre realtà validissime, professionali, che sanno tenere il palco e soprattutto suonano bene canzoni bellissime, non abbiamo nulla da invidiare alle band straniere, quello che manca non deriva certo dai musicisti che suonano nel nostro bel paese, le problematiche sono culturali, o meglio è la cronica mancanza di cultura metal in Italia. Non dico di rassegnarci ma di non pretendere che con la bacchetta magica si possano cambiare le cose, dovremmo essere oggettivi senza forzare un sistema che non è tarato per il metal. Suonare tanto per suonare in luoghi non consoni, per fare un esempio, non rende migliore la scena, crea solo frustrazione, bisognerebbe suonare di più nei garage e riscoprire man mano le situazioni giuste di condivisione, dalle rassegne underground ai festival più grandi, che con tanto orgoglio portano avanti il vessillo del metal.


Internet vi ha danneggiato o vi ha dato una mano come band?

DANIELE
Internet è un ottimo mezzo di comunicazione che aiuta le band a promuoversi, è indubbio che sia così, tutte le piattaforme, da facebook a youtube, sono oggi un mezzo fondamentale per farsi conoscere, ma allo stesso tempo il web è un luogo dispersivo che potrebbe dare l'illusione di cambiare le cose. Il paradosso è che non possiamo più farne a meno, è come se senza un profilo online una band non esistesse, ma il fatto che ci sia tale profilo non vuol dire che la band sia reale (!!!). Menomale che esistono i concerti live dove possiamo ricominciare a vivere i rapporti umani senza l'utilizzo di uno  schermo.

Il genere che suonate quanto valorizza il vostro talento di musicisti?

MAURO
Secondo me non si potrebbe chiedere di meglio. Facciamo qualcosa che non ci vincola nè a livello compositivo nè tanto meno esecutivo. Possiamo dare sfogo alla nostra creatività senza limiti di sorta e questo credo sia l'ideale non solo per un musicista, ma anche per ogni artista in generale.


C’è un musicista con il quale vorreste collaborare un giorno?

DANIELE
E' una possibilità presa in seria considerazione, non abbiamo un nome esatto ma personalmente mi piacerebbe duettare con un cantante come  Daniel Gildenl dei Pain of Salvation.

Siamo arrivati alla conclusione. Vi va di lasciare un messaggio ai nostri lettori?

MAURO
Grazie a tutti per aver letto sino in fondo la nostra intervista e grazie mille a Giornale Metal per avercela concessa!

DANIELE
Ringraziamo Maurizio per averci dato la possibilità di parlare dei Ghost of Mary, esortiamo tutti voi lettori ad ascoltare il nostro cd “Oblivaeon”, ecco dove poterlo trovare: 

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Ci si vede on the road!

Maurizio Mazzarella