GAME ZERO - Intervista alla Band


Siete appena usciti sul mercato discografico con un nuovo album in studio, potete presentarlo ai nostri lettori?

In realtà il disco, pubblicato da Agoge Records è già in giro da Dicembre 2015. E’ stato un lavoro duro e importante in quanto ha suggellato la nostra unione come band ed esordio discografico. E’ un album diretto, sfrontato,  dove abbiamo miscelato quelli che sono i nostri gusti ed orientamenti musicali filtrati con un pizzico di modernità, soprattutto nelle sue accezioni più melodiche ed accattivanti. 


Come è nata la vostra band e quali sono le vostre origini?

Tutto è nato da un incontro casuale tra me (Alex) e Mark. Ci siamo subito trovati come obiettivi, sogni e idee in comune, di lì è stato un percorso naturale, spontaneo e affascinante, proprio come quando si crea qualcosa completamente da zero. Io avevo già avuto in passato esperienze con altre band (Theatres des Vampires) e Mark con altri suoi progetti personali; abbiamo poi coinvolto Dave J (batterista e membro anche degli Utopia) che conoscevo personalmente e con il quale spesso avevo già suonato insieme. Mark ha portato poi Domino al basso a completare la formazione. Il rapporto umano è stato il primo elemento fondamentale per la nascita del progetto.

Come è nato invece il nome della band?

Il nome nasce dall’idea di gioco, ma solo in apparenza, senza scherzi. Volevamo creare quell’atmosfera dove il gioco diventa poi la base per un percorso serio ed importante, quasi come spesso succede nei film horror. In realtà avevamo in mente un percorso ben definito da seguire con serietà, divertimento e passione. Abbiamo poi scoperto che esiste anche un gioco d’azzardo con tale nome “Zero Spiel”. 


Ci sono delle tematiche particolari che trattate nei vostri testi o vi ispirate alla quotidianità in genere? Che peso hanno di conseguenza i testi nella vostra musica?

I nostri testi partono da sentimenti e situazioni reali, vissute e provate. Cerchiamo poi con la musica di renderli il più “cinematografici” possibili, ovvero ad inserirgli un sfondo che faccia immaginare anche un qualcosa di visivo mentre li si ascolta. L’unico brano che ha avuto un percorso diverso è stato “The city with no ends” in quanto è stato composto proprio per il grande schermo del cinema. Sarà infatti parte integrante della colonna sonora del film di animazione EAST END, un gran bel progetto che uscirà nelle sale di tutta Italia il prossimo 3 Maggio 2017. Vi consigliamo di andare a vederlo perché è davvero molto divertente.

Quali sono gli elementi della vostra musica che possono incuriosire un vostro potenziale ascoltatore e quali sono quindi le qualità principali del vostro nuovo album?

Nei nostri brani si può trovare un elemento comune, molto importante, ovvero la ricerca della melodia al servizio della canzone. Possiamo definirla un nostro elemento caratteristico, ovvero creare brani con una melodia cantabile, che possa restare in testa e divertire. Il disco può essere ascoltato tutto d’un fiato e vi si possono trovare diverse sfumature che abbracciano vari stili e generi musicali.

Come nasce un vostro pezzo?

Nel mio caso (Alex) spesso parte da una idea visuale che cerco di tradurre in un riff/melodia di chitarra. Mi piace pensare ad una melodia come colonna sonora di un film. Fatto questo con Mark cerchiamo di inserire una linea vocale che possa enfatizzare il tutto e dopo molti tentativi, arrangiamenti, magie…voilà. La fase creativa è sempre magica! 


Quale è il brano di questo nuovo disco al quale vi sentite particolarmente legati sia da un punto di vista tecnico che emozionale?

Credo di poterne scegliere due: “The city with no ends” perché, come già accennato, sarà in un film e questa cosa ci rende parecchio orgogliosi ed emozionati nel vedere il nostro nome sul grande schermo del cinema ad accompagnare un gran progetto di livello internazionale. Scelgo anche “Escape” perché è una semi-ballad che tocca note e corde molto emozionali.

Quali band hanno influenzato maggiormente il vostro sound?

Ci troviamo spesso in difficoltà nel rispondere a questa domanda in quanto i brani che sono stati realizzati, non si rifanno a questo o quell’artista in particolare. Personalmente ascoltandoli non riesco a trovare qualcosa di molto simile a… Posso dirti che nel periodo in cui registravamo l’album spesso sentivamo nomi come Alter bridge, Nickelback, Stone Sour, Arch Enemy, etc etc. 


Quali sono le vostre mosse future? Potete anticiparci qualcosa? Come pensate di promuovere il vostro ultimo album, ci sarà un tour con delle date live? 

Ad oggi abbiamo già attraversato 8 paesi europei; siamo freschi di due fantastici concerti in Russia a e San Pietroburgo. Live abbiamo inoltre varie cose in standby, seguitici e ne saprete delle belle. La settimana prossima poi, il 3 Maggio uscirà nelle sale cinematografiche il film EAST END con un nostro brano nella colonna sonora. Stiamo facendo del nostro meglio per dare il contributo alla promozione della pellicola che riteniamo davvero valida. Nel mentre ci stiamo già concentrando sulla composizione di nuovi brani per il prossimo album, insomma non ci piace star fermi!

E’ in programma l’uscita di un album dal vivo o magari di un DVD?

Abbiamo diverso materiale video live ma credo che lo utilizzeremo dal prossimo disco. 


Come giudicate la scena musicale italiana e quali problematiche riscontrate come band?

In Italia abbiamo ottime realtà musicali; credo che il problema maggiore sia una diffidenza diffusa che spesso porta a snobbare i nostri prodotti, non solo musicali.

Internet vi ha danneggiato o vi ha dato una mano come band?

Internet è uno strumento potentissimo che, se sapientemente usato oggi dà una grossa mano a chi vuole comunicare qualcosa. A noi ha dato la possibilità di farci conoscere e interagire piacevolmente con molti fan che mano mano apprezzano la nostra musica.

Il genere che suonate quanto valorizza il vostro talento di musicisti?

E’ il genere che ci appartiene; creare brani non banali ma che possano lasciare un segno è la nostra miglior ricompensa.

C’è un musicista con il quale vorreste collaborare un giorno?

Parecchi; da chitarrista mi piacerebbe avere su un nostro brano anche una sola nota di Joe Satriani. Tra i cantanti Micheal Poulsen dei Volbeat, Myles Kennedy (Alterbridge, Slash) e Corey Taylor (Slipknot, Stone Sour) sarebbero super ospiti molto graditi. 

Siamo arrivati alla conclusione. Vi va di lasciare un messaggio ai nostri lettori?

Seguiteci sulle nostre pagine social e ascoltateci il 3 Maggio al cinema nel film EAST END.

Maurizio Mazzarella