THEATRES DES VAMPIRES - Intervista alla Band


Risponde Sonya Scarlet: 

Siete appena usciti sul mercato discografico con un nuovo album in studio, potete presentarlo ai nostri lettori?

Ciao Maurizio. Tutto e’ nato da un’ approfondita ricerca sul manicomio di Pennhurst ,in particolare sulle tremende storie narrate e sulle  atrocita’ commesse nei confronti dei pazienti ricoverati. Sono storie di violenza  perpetrate e reiterate per diversi anni sui pazienti, molti dei quali “incapaci a se stessi”;  sono  storie di esperimenti quasi “eugenetici” condotti su adulti e bambini. Soprattutto e’ la storia di Candyland, uno scantinato le cui mura erano colorate da alcuni disegni infantili, considerato che in quella stanza erano ricoverati  i bambini ritenuti  “ritardati” e gli adulti che presentavano un deficit cognitivo. Ho letto diverse testimonianze sulle atrocita’ commesse, e peraltro diverse persone, bambini compresi, sono letteralmente scomparse. Candyland e’ dedicato a coloro che sono stati abbandonati , confinati nella loro pazzia, chiusi e nascosti nella propria mente , a coloro che sono stati confinati dalla societa’ , sepolti vivi e lasciati affogare nelle proprie paure, lontano dalla vita stessa.Candyland e’ un viaggio nelle ossessioni di tutti,narrato, nell album,  da  storie e personaggi differenti . Tra le sue stanze troviamo varie patologie ma non è un concept album al 100% . Le lyrics parlano anche anche di storie misteriose , tristi, malinconiche , visioni distorte della realtà …ogni canzone ha un senso, un significato e una storia…che sia una paura, una visione, un delirio…Candyland rappresenta l’inferno di ciascuno di noi..diverso per ciascuno di noi..una sorta di dannazione,caratterizzata dal  non voler reprimere la nostra zona d’ombra, dal non voler “resuscitare” dalla malattia  perché, in fondo in fondo, ammettiamo  di  amarla. Per quanto concerne la composizione abbiamo seguito un percorso differente rispetto ai nostri precedenti lavori.

Come è nata la vostra band e quali sono le vostre origini?

La band e’ nata piu’ di 20 anni fa dalle ceneri di un gruppo undreground romano degli anni ‘90: i Sepolcrum. Lord Vampyr e Rob Cufaro diedero vita ad un nuovo progetto chiamato Theatres des Vampires, al quale si uni’ ben presto il resto della band, incluso il nostro ex tastierista Fabian Varesi che e’ stato il maggior compositore della band fino al 2011. La line up ha visto passare diversi musicisti nel corso di tanti anni fino a raggiungere il cambiamento piu’ significativo , nel 2004, quando il nostro percorso con lord Vampyr e’ giunto alla fine ed abbiamo amichevolmente preso strade diverse . Da quel momento in poi sono diventata l’unica cantante della band. 


Come è nato invece il nome della band?

Il teatro dei vampiri e’ un luogo molto particolare creato dalla penna della scrittrice Anne Rice . Un teatro dove realta’ e fizione si intrecciano, dove vampiri interpretano umani che a loro volta fingono di essere vampiri mentre la morte messa in scena e’ essa stessa reale, spettacolare e recepita come finzione. Un non luogo dove la realta’ si plasma , si nasconde per poi manifestarsi nella sua crudezza ad un pubblico ignaro e divertito. 

Ci sono delle tematiche particolari che trattate nei vostri testi o vi ispirate alla quotidianità in genere? Che peso hanno di conseguenza i testi nella vostra musica?

Dopo il 2004 musica e testi hanno seguito una diversa direzione rispetto agli esordi . Come unica cantante della band ho voluto fare “mie”sia le tematiche che le sonorita’ ed insieme a Fabian e  alla band abbiamo deciso di spostarci verso un sound piu’ gothic metal e  verso tematiche piu’ particolari.
Amo molto la letteratura e adoro scrivere .Il soprannaturale e’ interessante ma non avrei mai potuto limitarmi ad esplorare un solo campo ne’ poteva bastarmi l’amore per e tematiche vampiriche. La mente umana ha in se una ricchezza incredibile e , a volte, la realta e’ ancora piu’ spaventosa dei nostri peggiori incubi. Tutto puo ispirare i miei testi cosi come tutto puo’ ispirare la nostra musica, dall’arte in tutte le sue forme, alla vita stessa, alla morte.

Quali sono gli elementi della vostra musica che possono incuriosire un vostro potenziale ascoltatore e quali sono quindi le qualità principali del vostro nuovo album?

Siamo la colonna sonora del vostro miglior incubo e la nostra musica e’ un viaggio nelle atmosfere cupe e malinconiche celate nell’animo di ciascuno di noi, un viaggio che cambia nel corso degli anni ma che mantiene intatte le nostre caratteristiche principali, le nostre emozioni. Candyland e’ un album vario che alterna momenti aggressivi a momenti piu’ introspettivi e sofferti. Candyland rappresenta  l’inferno in terra, le nostre paure, non ha orpelli ma posside una malinconia di fondo che si percepisce sotto una struttura massiccia e violenta. Alla dolcezza di istanti  si sovrappone il malessere di un’anima tormentata (la mia ..) e le visioni distorte ricominciano ad agitarsi nella testa. 


Come nasce un vostro pezzo?

L’ultimo disco ha seguito un iter differente dal punto di vista compositivo rispetto agli album precedenti. Il nostro produttore, Christian Ice, dopo lo split con l' ex tastierista e co- fondatore della band Fabian , e' diventato una figura centrale nella composizione dei brani in collaborazione con la band. Questa volta abbiamo deciso di trarre ispirazione dai testi , dal significato delle mie parole,dal loro ritmo e dall' atmosfera creata dalla mia mente .. e da questo connubio non poteva che uscire un album più duro e diverso rispetto al passato pur mantenendo intatte alcune caratteristiche fondamentali che fanno parte del nostro sound da piu di 20 anni.

Quale è il brano di questo nuovo disco al quale vi sentite particolarmente legati sia da un punto di vista tecnico che emozionale?

E’ molto difficile dover scegliere il brano preferito di un album a pochi mesi dalla sua uscita. Un album nuovo e’ una creatura ancora pulsante che il musicista sente propria,alla quale e’ legato in ogni sua parte perche ogni istante inciso rappresenta ore di lavoro e passione.Personalmente amo tutti i nostri brani .Candyland e’ la title track ed e’ stata la prima canzone ad essere composta. Da Candyland e’ partito tutto l’album, sia come significato che come atmosfere e grafiche ed e’probabilmente la canzone piu’ importante ai miei occhi ma tante altre sono sullo stesso piano.

Quali band hanno influenzato maggiormente il vostro sound?

Tutti i TDV vengono da stili musicali ed influenze differenti che convergono in un unico progetto. Dal Prog al black al trash al gothic passando per la musica classica.. non ci facciamo mancare davvero nulla quindi potrai immaginare la moltitudine di influenze per ciascuno di noi.Impossibile a dirsi . Posso fare i nomi degli artisti che amo oltre a quelli citati precedentemente come Siouxie, Sister of Mercy, The Cure, Nick Cave, Ulver, Depeche Mode, Nine inch nails, Alice in chain e molti altri. 


Quali sono le vostre mosse future? Potete anticiparci qualcosa? Come pensate di promuovere il vostro ultimo album, ci sarà un tour con delle date live?  

Stiamo organizzando i nostri prossimi live. Suoneremo in Olanda a Settembre e in Russia due date ad ottobre.A breve pubblicheremo anche altri concerti in programma 

E’ in programma l’uscita di un album dal vivo o magari di un DVD?

Al momento vogliamo dedicarci ai live senza pensare troppo ad eventuali dvd ma non e’ assolutamente escluso un nuovo live, magari ancora in terra russa.

Come giudicate la scena musicale italiana e quali problematiche riscontrate come band?

La scena metal italiana e’ varia e davvero molto valida. In Italia abbiamo tante band di grandissimo talento che coprono i vari generi del metal . Noi supporteremo sempre il metal italiano e stiamo cercando di organizzare in questi giorni alcune date nel nostro paese ma e’ difficile negare che ci siano alcuni problemi. Purtroppo non essendoci un ampia affluenza di pubblico ai vari concerti metal molti locali non riescono ad andare avanti al meglio cosi’ come le band .Andare a vedere i concerti e’ importante,anzi,  fondamentale direi! Personalmente mi piace girare per locali ed andare a vedere le varie band live, anche nei piccoli concerti perche bisogna sempre ricordarsi che fare musica include anche il piacere di ascoltarla, di ascoltare le proposte di altri musicisti per il piacere di farlo, di apprezzare cio’ che suonano e bere una birra con i propri amici. Questo e’ il metal, questo e’ cio’ che e’ sempre stato che non deve morire.Non dobbiamo permettere ai vari talent di spazzare via chi nella musica ci crede davvero, chi fa sacrifici immensi per poter suonare , chi crea canzoni e non tormentoni di massa per cerebrolesi. 


Internet vi ha danneggiato o vi ha dato una mano come band?

Sicuramente l’utilizzo dei vari social media e’ stato utile a livello promozionale e da la possibilita’ di aggiornare chi segue la band in tempo reale pubblicando news e nuove date  ma la facilita’ con la quale al giorno d’oggi si puo’ realizzare un album anche dalla poltrona di casa e diffonderlo  abbassa di molto la qualita’ generale dei prodotti in uscita e crea una saturazione del mercato musicale che va inesorabilmente a danneggiare coloro che sono realmente impegnati in un progetto serio portandosi dietro mille altri effetti collaterali. E’ un’ arma a doppio taglio.

Il genere che suonate quanto valorizza il vostro talento di musicisti?

La nostra musica rappresenta cio’ che siamo e cio’ in cui crediamo. E’difficile separare tecnica ed emozione, per noi e’ importante creare un momento unico, un sound che sia lo specchio di noi stessi , della nostra anima piu’ che di virtuosismi vari. Non abbiamo deciso di suonare un determinato genere come punto di partenza, abbiamo iniziato a suonare e abbiamo creato il nostro sound in modo naturale e tutti noi ci sentiamo parte integrante del progetto. 


C’è un musicista con il quale vorreste collaborare un giorno?

Ce ne sono tanti in realta’, adoro Adrian Hates dei Diary of dreams, Diamanda Galas, Nick Holmes dei Paradise Lost.Sono molti gli artisti che stimo e nel nostro ultimo album abbiamo avuto l’onore e il piacere di avere come special guest Fernando Ribeiro dei Moonspell, Francesco Sosto dei The Foreshadowing e Billy T. Cooper dei JTR Sickert. La collaborazione tra artisti e’ un momento emozionante e di grande intensita’. Ascoltare come un artista di talento interpreta la tua musica e’ davvero incredibile e continueremo anche in futuro a condividere qualche brano con  gli artisti che amiamo.

Siamo arrivati alla conclusione. Vi va di lasciare un messaggio ai nostri lettori?

Un grazie a Giornale Metal per l’intervista e a voi lettori per l’attenzione! Blood is life!

Maurizio Mazzarella