EGIDIO MAGGIO - Live Report TATA' (Taranto 29/12/2015)


Era un appuntamento molto atteso dall’intera comunità musicale cittadina quello del 29 dicembre presso l’auditorium Tatà, sia dai semplici appassionati di musica, sia dai tanti addetti ai lavori che nutrono nei confronti di Egidio Maggio sentimenti di stima ed apprezzamento sinceri.
Un curriculum impressionante quello del chitarrista jonico, come collaboratore musicale studio e live (Mia Martini, Luca Medici/Checco Zalone ed addirittura Mr. Tony Hadley degli Spandau Ballet, solo per citare i più grandi…) ma anche come endorser, progettista ed esperto di tecniche di amplificazione e registrazione della chitarra. Una carriera costruita a suon di concerti, sempre in giro, sempre in corsa e senza un solo momento di stanca. Eppure a vederlo li sul palco, giovanile e disinvolto come non mai, il tempo sembra essersi fermato a trent’anni fa, forse con qualche capello in meno ma con due mani sempre più preziose che stringono una splendida Achia “Egidio Maggio” Signature. E’ il momento di presentare il suo primo ed eccellente lavoro solista (di cui ci riserviamo recensione approfondita nell‘immediato…) ed essere protagonista assoluto di un momento musicale d’eccezione, quello che si è rivelato un bel concerto di oltre due ore, tirato dall’inizio alla fine, senza cali di tensione e, soprattutto, fruibile da chi ha cercato semplicemente una serata spensierata.
Vi prego di prestare attenzione al fatto che è estremamente difficile raggiungere con la propria arte un pubblico eterogeneo ed allo stesso tempo impartire lezioni di classe e tecnica, ammaliando anche chi l’universo della sei corde lo conosce più profondamente. Vuoi l’esperienza, vuoi la smisurata simpatia con cui il nostro s’è posto nei confronti del pubblico, raccontando le idee dietro ogni brano e i numerosi aneddoti di tanti “anni senza fiato“, l’impresa è andata in porto agevolmente. And Now We Go To Dance apre in modo dinamico la serata, mettendo subito in chiaro di che pasta è fatto il chitarrismo di Egidio: agile, versatile e, soprattutto, completo. Si respira a pelle la padronanza di svariati generi anche distanti tra loro, da fraseggi rock con velleità neoclassiche alla fusion ed il jazz più puro. Pertanto risulta difficile scegliere tra i vari highlights della serata… Certo colpiscono brani come Your Eyes e My Sexy Guitars, davvero notevoli, e c’è spazio per un momento davvero toccante, quando prima del bis, Egidio dedica tutto il lavoro di una vita al suo caro papà, per il quale ha scritto In The Other Life In A New Light, una preghiera in musica. Doveroso citare Beppe Sequestro al basso, Felix Di Turi alla batteria, Mirco Maria Matera alle tastiere e Francesco Lomangino al sax, musicisti ecclettici che ben sposano la complessità delle composizioni eseguite nel corso della serata, ma anche tutti capaci di spunti solistici estremamente brillanti. Il pubblico tarantino ha letteralmente abbracciato il suo beniamino, artista ormai di caratura nazionale che, ed è bene non perdere di vista il concetto, da lustro ad una città di cui si parla spesso con accezione non proprio positiva. Ne siamo fieri Egidio, in particolar modo quando stringi la mano a tutti i personaggi “importanti” che incontri e dici orgogliosamente che sei di Taranto. 

Report di Salvatore Mazzarella (Staff Ufficio Stampa Egidio Maggio "Mazzarella Press Office") 

Foto a cura di Sergio Malfatti