CRYSTAL TEARS - Hellmade

Massacre
In un vortice di monotonia e ripetitività, i Crystal Tears riescono a donare una ventata di freschezza in un genere spesso privo di novità. Provenienti dalla Grecia, nazione dove il metal gode nel complesso di un buon seguito, i Crystal Tears forti del supporto di una label di spessore come la Massacre, giungono al terzo lavoro in studio con questo pregevole Hellmade, tornando sul mercato a quattro anni dal precedente Generation X. Se il logo genere prevalente è quello del power speed metal, è palpabile la somiglianza a gruppi come i Nevermore, in particolare in brani come Destination Zero, che vagamente ricordano le trame di Dead Hearth in a Dead World. La ricerca della forza e della melodia, vanno a vantaggio della grinta e della buona qualità compositiva di un gruppo che ha certamente un buon futuro dinanzi a se, ma che comunque non riesce a limare dei difetti a conti fatti palpabili. Se le chitarre e la sezione ritmica donano un buon supporto a Hellmade, a non reggere i ritmi è il cantante Soren Adamsen, in più frangenti non all'altezza della situazione. Nel complesso Hellmade è un buon disco, composto di buone canzoni, anche coinvolgenti e dall'impatto immediato e quindi dalla buona presa. E' certamente un lavoro capace anche di resistere nel tempo e di gran lunga superiore rispetto ai suoi predecessori, che però manca di quella scintilla capace di far collocare la band ad un livello certamente più elevato. I presupposti per far bene ci sono, se i Crystal Tears mosteranno costanza, coerenza e voglia di evolversi in modo ponderato, potranno riuscire in un intendo attualmente difficilmente realizzabile. 

Voto: 7,5/10

Maurizio Mazzarella