BASTIAN - Intervista all'Artista


Sei appena uscito sul mercato discografico con un nuovo album in studio, puoi presentarlo ai nostri lettori?

-Il progetto BASTIAN è un Hard Rock project che si rifà al mitico sound degli anni settanta, ma con il power sound dei nostri tempi. In quest'album si sono forgiati elementi di rock/metal classico in un crogiolo di influenze melodiche ed heavy per creare una musica che abbraccia il passato ed il presente nello stesso tempo. Mi piace vedere Bastian come una vera band e non come un progetto. Una band fatta di grandi nomi come Michael Vescera, Mark Boals, Vinny Appice, Thomas Lang e John Macaluso. Io sono solo Sebastiano Conti, l'ideatore, il chitarrista ed il compositore. Il collante di questi grandi musicisti che lasciano in ogni canzone la propria impronta e la loro unica personalità. 

Come è nata il tuo progetto?

-Ho contattato questi grandi musicisti quasi per gioco, non pensando mai che avrebbero risposto al mio invito. Ma quando Mark Boals mi ha scritto che potevo contare su di lui nel progetto, è stato come un fulmine a ciel sereno. Mi ha acceso il motore. Sulla scia dell'entusiasmo e convinto che non si deve mai smettere di sognare, ho contattato il resto della squadra........ed ecco nascere "Tra i miei giganti"! 

Come è nato invece il nome del progetto?

-Bastian è il diminutivo ti epoca "verghiana" del mio nome! Ma nello stesso tempo è il nome del personaggio principale di uno dei più bei film di sempre: "La storia infinita". Un film che mi ha aperto nuove frontiere, mostrato nuovi orizzonti. Un capolavoro cinematografico e pedagogico. Benvenuti nel mondo di "Fantasia"!

Ci sono delle tematiche particolari che tratti nei tuoi testi o ti ispiri alla quotidianità in genere? Che peso hanno di conseguenza i testi nella tua musica?

-I miei testi non seguono un genere o stile ben preciso. Scrivo solo cosa m'ispira in quel momento, oppure scrivo ciò che fa parte dei miei ricordi facendoli rivere di nuovo. I miei testi spaziano tra esperienze fantastiche e temi attuali, tra religione e misticismo, tra bene e male! Non ho un tema ben preciso. Non voglio chiudermi dentro degli schemi ed imbrigliare la mia creatività. Infatti il brano Justify Blues ne è la testimonianza! Io sono molto legato al mio passato, alla mia giovinezza. Quindi attingo spesso da quel periodo che porterò sempre dentro di me. Un periodo magico per la sua gioia, spensieratezza……per la sua semplicità. Le storie fantastiche delle mie canzoni vengono da sogni che ognuno di noi ha dentro. O da esperienze realmente accadute che sembrano finzione o immaginazione, ma che in realtà sono esperienze reali. Credo che spesso il mondo dei sogni s’intrecci, anche se per poco, con il mondo reale, tanto da non distinguere più il vero dall’immaginario.

Come nasce un tuo pezzo?

-Metto mani alla chitarra ed inizio a suonare. Spesso il brano esce da solo senza neanche sforzarsi troppo. Parto dal riff, e se questo mi entusiasma, inizio a lavorarci su. E poco tempo dopo ecco apparire lo scheletro di una song. Poi immagino la batteria.....ed il gioco è fatto. 

Quale è il brano di questo nuovo disco al quale ti senti particolarmente legato sia da un punto di vista tecnico che emozionale?

-Credo che un brano non dovrebbe mai emozionare dal punto di vista tecnico, ma al massimo impressionare. Anche un semplice giro di Do potrebbe farti sognare se per te significhi qualcosa o ti leghi ad un determinato periodo della tua vita. Lo spirito della musica è nei sentimenti da cui essa nasce. Se si scrive un brano basandosi solo sulla spettacolarità della tecnica, il brano potrebbe risultare scialbo, senza passione, senza identità, anche se spettacolare. In "Among my Giants" credo che "The Beach" e "Lights and Shadows" sono i due brani pieni di sentimento a cui sono particolarmente legato.

Quali band hanno influenzato maggiormente il tuo sound?

-Credo che i Rainbow e Malmsteen sono state le band che mi hanno influenzato di più. Anche se io non suono come Malmsteen (purtroppo :)). Come chitarristi amo molto Jake e Lee, Zakk Wylde, Jason Becker. La song "An angel named Jason becker" parla proprio di lui! Ma ascolto anche band più blues come i Led Zeppelin, Stevie Ray Vaughan, Johnny Winter. Amo tutto il rock in generale con le sue varie influenze blues!

Come pensi di promuovere il vostro ultimo album?

-Sono in attesa di una label per la distribuzione dell'album. Il mio press office Maurizio Mazzarella mi sta aiutando parecchio. Ascoltando quello che c'è in giro credo che "Among my Giants" meriti veramente una buona distribuzione. Ha il suo sound! Che possa poi piacere o no.....!! Ma di certo non è inferiore a nessuno nel suo genere! E' stato fatto davvero un grande lavoro con grandissimi musicisti. 

C’è un musicista con il quale vorresti collaborare un giorno?

-Mi piacerebbe fare un tuor per promuovere l'album con Michael Vescera alla voce e John Macaluso alla batteria. Entrambi di origine siciliana. Grandissimi musicisti e persone squisite. Questo parlando naturalmente del progetto Bastian. In generale, dopo la magnifica esperienza di condividere il palco duettando con il grande Steve Vai, credo che mi piacerebbe parecchio collaborare con Zakk Wylde o Slash, due simboli del rock dei nostri tempi. 

Siamo arrivati alla conclusione. Ti va di lasciare un messaggio ai nostri lettori?

-Un caro ed affettuoso saluto a tutti i lettori di Giornale Metal. Sperando sempre di riuscirvi ad appassionare con la musica dei Bastian. 

di Redazione