VANDEN PLAS - Chronicles of the Immortals: Netherworld (Path 1)

Frontiers
I Manowar non ci sono riusciti, differentemente i Vanden Plas hanno centrato l'obiettivo. Chronicles of the Immortals: Netherworld (Path 1), nuovo lavoro del combo teutonico, è basato su una storia di Wolfgang Hohlbein, che già aveva provato a prestare il proprio talento a De Maio e compagni, senza però trovare terreno fertile. Non è stato semplice per i Vanden Plas, ma con certosina pazienza, sono riusciti a sviluppare un lavoro eccellente. Certamente Chronicles of the Immortals: Netherworld (Path 1) non è un lavoro di semplice assimilazione. Se Beyond Daylight per esempio, è un disco che colpisce sin dal primo ascolto, questo ultimo lavoro necessita di essere assaporato minuto dopo minuto e con più tempo, per essere compreso fino il fondo. Andy Kuntz è in gran forma e ammalia grazie alle sue corte vocali vibranti. Tutto il gruppo riesce a dimostrare alla grande il proprio talento, districandosi tra arrangiamenti complessi e strutture curate anche nel più piccolo dei particolari. Il classico sound Vanden Plas è inconfondibile e sono diversi i punti in comune con un'opera inossidabile dei Dream Theater come Metropolis Pt.II. Chronicles of the Immortals: Netherworld (Path 1) comprende brani dall'effetto immediato come Godmaker, probabilmente uno dei momenti più elevati del disco, o come la splendida ballata A Ghosts Requiem, triste ed intensa, come anche delle opere letterarie trasdotte in musica che potrebbero essere inquadrate in The Black Knight e The King and the Children of Lost World. Tecnicamente il lavoro risulta valido e danche ispirato. Certo si nota una certa fase strutturale studiata a tavolino e quindi meno spontanea, ma rappresenta il giusto compromesso quando un album viene impostato su un'opera letteraria già esistente. Ottima la produzione. Un disco dal sapore di Best Seller!

Voto: 8/10

Maurizio Mazzarella