STORMWARRIOR - Thunder & Steele

Massacre
Disco valido e ben suonato, certamente superiore ai suoi predecessori per contenuti, ma fondamentalmente poco evoluto. Thunder & Steele è il quinto disco degli Stormwarrior e giunge a tre anni di distanza dal precedente e valido Heathen Warrior, ma non ci presenta nulla di innovativo e si dimostra in linea con i classici lavori del power metal di matrice teutonica. La ricetta degli Stormwarrior è molto semplice, il combo di amburgo ha fatto proprio la ricetta di Gamma Ray e Freedom Call, cercando di estremizzarla ulteriormente, puntando ad una rapidità d'esecuzione notevole. Le chitarre sono incisive e potenti, spesso non danno la possibilità di riflettere sulla tipologia di assolo, che risulta iper tecnico e tagliente. La sezione ritmica domina, grazie ad un battito di pelli notevole, ma al centro di tutto c'è la voce di Lars Ramcke, che emula Kay Hansen, cercando di somigliare anche a Ralf Sheepers, con risultati non idilliaci a dire il vero. Nel complesso però Thunder & Steele risulta un lavoro valido, con canzoni dirette, che restano nella testa, ma che non sorprendono, divenendo il più delle volte ripetitive e prevedibili. Certamente il metodo compositivo degli Stormwarrior si è riù raffinato, c'è meno complessità e più semplicità di presa. Se brani come Thunder & Steele, Metal Avenger e Sacred Blade sono adatti ad una dimensione live e a diventare grandi classici del settore, altri come One Will Survive e Steelcrusader sono anni a rimarcare il talento di una band che deve provare ad evolversi per poter lasciare il segno. 

Voto: 7/10

Maurizio Mazzarella