LIONSOUL- Intervista alla Band


Siete appena usciti sul mercato discografico con un nuovo album in studio, potete presentarlo ai nostri lettori?

Ciao e grazie per averci concesso questo spazio. Omega nasce dalla passione per la storia e i miti dell’antica Grecia, una sorta di racconto a tappe non strettamente legate l’una con l’altra, nelle quali una sorta di ipotetico narratore descrive gli avvenimenti citati nei testi, grazie a ciò viene messo in risalto l’aspetto emotivo

Come è nata la vostra band e quali sono le vostre origini?

L’idea nasce nel 2009 dalla mente del nostro chitarrista Aurelio, che da tempo desidera riformare una band di stampo heavy/power, in seguito contatta Ivan per dar vita al progetto che si sviluppa nei due anni successivi con la stesura più o meno definitive dei 12 pezzi di Omega. Il percorso vero e proprio della creazione della band parte nel 2011 con l’arrivo di Mattia alla seconda chitarra e Roberto al basso. Dopo varie vicissitudini nella ricerca del batterista, arriva Luca che si rivela la persona adatta dietro alle pelli, siamo a Giugno del 2012 e si comincia a provare, successivamente, la necessità di dare al sound un’impronta sinfonica porta Giuliano a far parte della band.

Come è nato invece il nome della band?

Dopo varie discussioni abbiamo accostato i due termini che rappresentassero a pieno “l’anima” del gruppo: il leone nelle sue caratteristiche di potenza, determinazione ma anche di consapevolezza e saggezza, aspetti che sono stati fondamentali nella scelta di ogni elemento dei Lionsoul e che altrettanto lo saranno per mantenere il forte legame che abbiamo stabilito, proprio come accade in un branco di leoni.

Ci sono delle tematiche particolari che trattate nei vostri testi o vi ispirate alla quotidianità  in genere? Che peso hanno di conseguenza i testi nella vostra musica?

Si passa dalla Titanomachia in Heavenly Ride alla gigantomachia in New Horizon, il mito di Atlantide in Atlantis ovviamente, Dionìso in Delirious mind, Prometèo e il furto del fuoco in “The prescient” per poi lasciare grande spazio al resto dei racconti ad Alessandro Magno, come vedete il legame logico è il mito e la storia dell’antica Greci. Il testo di Omega è un inno alla magnificenza del grande condottiero macedone ma ad ogni lode abbiamo contrapposto una riflessione che fa un po’ da “distrurbo” alle smanie di grandezza, l’eccesso condurrà alla pazzia e quindi alla fine. L’eccesso potrebbe essere un’altra chiave che accomuna le storie di Omega : quasi tutti i personaggi citati tendono a voler superare se stessi, cosa che il più delle volte li porta solo a danneggiarsi.

Quali sono gli elementi della vostra musica che possono incuriosire un vostro potenziale ascoltatore e quali sono quindi le qualità principali del vostro nuovo album?

La parola spetta all’ascoltatore, ciò che possiamo dire il risultato dell’album, per alcuni versi anche con stupore, possa accontentare persone a cui piaccia il power ma anche l’heavy metal classico.

Come nasce un vostro pezzo?

Ogni melodia in testa che mi piacesse cercavo di memorizzala con un registratore vocale, successivamente preparavo una base ritmica provvisoria a computer che proponevo ad Aurelio, lui la completava perfezionandola a livello chitarristico aggiungendoci sempre dei riff personali. Stessa cosa succedeva quando era lui ad avere le idee, io magari ci aggiungevo la strofa o il ritornello mancante che poi lui andava a sistemare, una vera collaborazione a “quattro mani”. Dal momento in cui la formazione si è stabilizzata abbiamo lavorato tutti insieme per l’arrangiamento dei brani, tutti sono stati fondamentali.

Quale è il brano di questo nuovo disco al quale vi sentite particolarmente legati sia da un punto di vista tecnico che emozionale?

Beh, forse la consacrazione dell’intesa compositiva l’abbiamo avuta con “The Prescient” ma ci sentiamo molto legati indistintamente a tutti i brani di Omega.

Quali band hanno influenzato maggiormente il vostro sound?

Sicuramente i capostipiti del genere power, heavy metal e trash ma non vorremmo limitarci ad elencare le varie band che abbiamo ascoltato. Se volessimo generalizzare parlando del sound che più ci ha ispirato direi che quello delle produzioni tedesche sia ciò che più accomuna i nostri gusti.

Quali sono le vostre mosse future? Potete anticiparci qualcosa? Come pensate di promuovere il vostro ultimo album, ci sarà un tour con delle date live?

Come priorità assoluta ci stiamo muovendo per suonare dal vivo, abbiamo già qualche idea per delle nuove canzoni ma per ora ci concentriamo sull’aspetto live.

E’ in programma l’uscita di un album dal vivo o magari di un DVD?

No, è un discorso ancora troppo prematuro.

Come giudicate la scena musicale italiana e quali problematiche riscontrate come band?

La scena musicale underground italiana ha sempre sfornato delle ottime band, talenti che purtroppo non hanno trovato il giusto sostegno in un paese dove, diciamoci la verità, la qualità della musica e il livello culturale in generale hanno subito un tracollo pesantissimo.

Internet vi ha danneggiato o vi ha dato una mano come band?

Per ora ci ha dato solo una mano, siamo riusciti ad arrivare dall’altra parte del mondo solo attraverso il web, il form creato nella sezione LionStore http://www.lionsoul.it/lionstore/ ha dato la possibilità a chi ha ascoltato le anteprime di Omega di poter acquistare il disco da paesi come Stati Uniti, Canada e Giappone.

Il genere che suonate quanto valorizza il vostro talento di musicisti?

Il metal si sa, è un genere tecnico, richiede preparazione e attitudine, power richiede anche una buona resistenza fisica oltre tecnica.

C’è un musicista con il quale vorreste collaborare un giorno?

L’elenco di musicisti che ci hanno ispirato è lungo, sarebbe una scelta difficile ma è una cosa a cui non abbiamo proprio pensato.

Siamo arrivati alla conclusione. Vi va di lasciare un messaggio ai nostri lettori?

Grazie a te per la piacevole chiacchierata, allo staff e ai lettori di Giornale Metal, speriamo di avervi incuriosito. Vorremmo spendere due parole a favore di chi, ancora oggi, ha il coraggio di proporre musica propria: continuate a supportare le band che scrivono pezzi propri, entrate nei locali, anche quando ci trovate affisse alla porta locandine di gruppi sconosciuti e non solo quando suonano le solite tribute band! Tornando a noi, potete trovare tutte le informazioni  che ci riguardano sui vari social (Facebook, twitter, youtube, Reverbnation) e sul sito www.lionsoul.it dove potete anche ordinare il nostro cd. Ciao e alla prossima!

Maurizio Mazzarella