SILENT FORCE - Rising from Ashes

AFM Records
I Silent Force sono una super band formata da un insieme di super musicisti. I nomi di André Hilgers, Alex Beyrodt e Matt Sinner la dicono di gran lunga sulla qualità complessiva della loro musica. Alla voce in Rising from Ashes troviamo Michael Bormann dei PowerWorld che ha preso il posto di D.C. Cooper, ormai rientrato in pianta stabile nei Royal Hunt e francamente il gruppo ne guadagna in modo consistente nonostante il valore dei suo predecessore. Bormann è autore di una prova mastodontica e rende i brani dei Silent Force più taglienti ed incisivi, grazie ad una voce ruggente e graffiante. Il tutto è supportato da un vortice di chitarre straordinarie, capaci di saper fondere tecnica e melodia con sbalorditiva sapienza. A coprire le spalle all'asse portante del gruppo, ci pensa una sezione ritmica massacrante, mentre il colore giunge dalle tastiere di un Alessandro Del Vecchio in forma smagliante. Il disco piace per la sua potenza e per il suo essere intenso e suadente. Ed è in brani come There Ain't No Justice che viene fuori tutta la classe del gruppo, che punta sulla grinta e la potenza, ma anche sull'ispirazione, a cospetto di tutti quei super progetti studiati a tavolino che a conti fatti risultano freddi, ma fortunatamente, non è il caso degli ottimi Silent Force, che ammaliano con Circle of Trust, song dallo stile molto Stratovarius, seducono con Caught in Their Wicked Game, in una sorta di mix tra Malmsteen e Rainbow e spiazzano con Living to Die, per via di un sound che tende più al rock d'autore che al power. La produzione è molto buona, il suono è moderno, insomma, ci sono tutte le carte in regola per avere successo. Ai posteri l'ardua sentenza.

Voto: 8/10

Maurizio Mazzarella