RHAPSODY OF FIRE - Dark Wings of Steel

AFM Records
Per i Rhapsody Of Fire questo nuovo Dark Wings of Steel rappresenta un vero e proprio esame di maturità. Superato brillantemente l'esame live, con una serie di concerti a dir poco straordinari, era in studio che Alex Staropoli e compagni doveva dimostrare di poter andare avanti per la propria strada senza un elemento di spessore come Luca Turilli. Andando dritti al sodo, Dark Wings of Steel non delude nella maniera più assoluta. Si segnala come un ottimo lavoro e conferma quelle che da sempre sono state le linee stilistiche del combo friulano. L'assenza di Turilli, sostituito nella band alla chitarra in modo pregevole da Roberto De Micheli, si riflette positivamente sulle tastiere di Staropoli, che ne gioca in modo palpabili. I tasti dell'ormai leader indiscusso dei Rhapsody Of Fire, recitano un ruolo fondamentale in Dark Wings of Steel, senza però sopraffare l'ottimo lavoro delle chitarre. Già con Rising from Tragic Flames, l'opener dell'album viene fuori tutta la classe stilistica del gruppo, che con la seguente Angel of Light unisce in modo egregio melodia e ispirazione, come a sottolineare quello che è il talento compositivo di un band dal tocco magico, che cura con astuzia e raffinatezza gli arrangiamenti e le strutture dei brani. Tra cavalcate di chitarra, armonie e battiti di pelli, con un Alex Holzwarth alla batteria in splendida sintonia con il fratello Oliver al basso, Dark Wings of Steel vola via e si beve tutto d'un sorso, facendo rivivere gli antichi fasti di Symphony of Enchanted Lands, con un occhio di riguardo a lavori più recenti come From Chaos to Eternity. Momenti strumentali e poetici si dividono in Tears of Pain, come a porre l'accento sulla voce di Fabio Lione, il classico asso nella manica dei Rhapsody Of Fire, che in più frangenti riesce a fare la differenza, vedi My Sacrifice, un pezzo di oltre otto minuti nel quale Dark Wings of Steel raggiunge il massimo apice. Un grande lavoro, che rimarca come per i Rhapsody Of Fire sia nata una nuova era. 

Voto: 8/10

Maurizio Mazzarella