LEAVES' EYES - Symphonies of the Night

Napalm Records
E' fuori da ogni dubbio che con i Leaves' Eyes la brava Liv Kristine abbia trovato una sorta di dimensione personale, anche grazie al supporto di un artista valido come Alexander Krull, che ha dirottato nella band altri due componenti degli Atrocity, ovvero Thorsten Bauer e Sander van der Meer. C'è però un problema di fondo, ovvero che la ricerca di una continua evoluzione, a volte anche forzata, fa propendere il discorso prettamente musicale verso una lingua ruffiana ed a conti fatti scontata. Ciò non toglie che Symphonies of the Night sia un ottimo disco suonato alla perfezione, composto da canzoni di pregevole fattura, se pur poco ispirate ed eccessivamente studiate a tavolino, ma a volte il troppo stroppia. Nello specifico l'utilizzo di Keyboards, Samples e sintentizzatori vari risulta eccessivo e questo rende il disco troppo morbido ed accessibile. Forse era questo l'intento del gruppo e da questo punto di vista hanno centrato l'obiettivo, ma resta un fattore accettabile sino ad un certo punto, perché un senza voler eccedere nella coerenza, un tocco di tradizionalità è sempre apprezzabile. Nessuno vuole dei cloni dei Theatre Of Tragedy, lungi dall'affermare ciò, ma in questo modo Symphonies of the Night rischia di non lasciare il segno, risultando il classico disco del momento, che però verrà ricordato dai posteri semplicemente come il successore di Meredead e Njord, ma non come quello che consentirà ai Leaves' Eyes di lasciare un segno tangibile, nonostante visti i musicisti coinvolti, la band abbia tutte le carte in regola per riuscirci. Un disco perfetto, forse anche troppo, ma non per tutti i gusti.

Voto: 7,5/10

Maurizio Mazzarella