CORONATUS - Recreatio Carminis

Massacre Records
L'inizio di carriera dei Coronatus è stato certamente positivo. I primi due dischi Lux Noctis e Porta Obscura avevano in dote una potenzialità fuori dal comune, dimostrandosi non sono interessanti, ma anche innovativi. Poi da Fabula Magna qualcosa si è rotto e la conferma è giunta con Terra Incognita, in assoluto il disco più deludente del lotto, anche perché stazionario in un certo senso, visti i tanti cambiamenti di formazione. Purtroppo Recreatio Carminis segue la scia del suo predecessore e non riesce ad illuminare. E' un lavoro scontato, a conti fatti prevedibile, che non si discosta di nulla rispetto a quanto già proposto dal gruppo, che ammorbidisce ulteriormente il proprio sound, puntando troppo sull'aspetto lirico e non su quello musicale. E' proprio negli arrangiamenti che il disco delude. L'aspetto sinfonico è sempre maestoso, ma di tecnico c'è poco da mettere in luce. Di conseguenza il lavoro rimane privo di mordente e di fattori attrattivi degni di nota. La produzione resta buona, in un contesto dove il gruppo sembra prendere ponderatamente le distanze dagli esordi e dal genere metal. Siamo di fronte ad un lavoro quai privo di aspetti gotici, più tendente al lirico sinfonico. Piacevole a conti fatti, ma non essenziale.

Voto: 6/10

Maurizio Mazzarella