SIRENIA - Perils of the Deep Blue

Nuclear Blast
Un disco molto bello, ma privo di elementi innovativi degni di nota. Il nuovo lavoro dei Sirenia mischia anche in modo raffinato la rabbia alla melodia, ma fondamentalmente non aggiunge nulla di nuovo al settore del ghotic metal di natura sinfonica. Tutto ruota come prevedibile attorno alla voce di Ailyn, autrice di una prova brillante, supportata da una prova nella norma di un pregevole Morten Veland. La vera nota di rilievo del disco è la produzione, moderna ed impeccabile, limpida e pulita, è però nei contenuti la nota dolente di un disco certamente di grande rilievo commerciale, che però da un punto di vista artistico non colpisce del tutto nel segno. Attenzione, non che Perils of the Deep Blue sia un lavoro negativo, assolutamente, è certamente però da rimarcare che da una band dello spessore dei Sirenia, con una carriera di oltre dieci anni alle spalle, supportata da sei lavori in studio, sarebbe stato lecito attendersi qualcosa di maggiore personalità a livello di contenuti. Perils of the Deep Blue è infatti la perfetta prosecuzione di  The Enigma of Life uscito due anni fa ed a prescindere dai contenuti tecnici pregevoli, ma comunque limitati, strizza l'occhio a sonorità fruibili che si perdono in arpeggi progressivi presuntuosi. Un lavoro stazionario quindi, convinti che in futuro i Sirenia non ci deluderanno. 

Voto: 7,5/10

Maurizio Mazzarella