SLOE GIN - A Matter Of Time

Black Widow
Ci sono artisti che senza far tanto rumore, senza alcun clamore e quasi in silenzio, hanno fatto la storia e son diventati colonne portanti, per quel che riguarda la scena nazionale, della nostra musica preferita. Un po’ come succede nel calcio ai difensori ed ai centrocampisti… Difficilmente diventi famoso come chi compare nella lista dei goleador, ma i tifosi sanno bene che se una squadra è vincente sicuramente è anche merito di chi sta nelle retrovie. Enio Nicolini è uno di questi, un musicista che col suo basso “granitico”, dal piglio fermo e sicuro, ha fatto la storia del metal italiano accanto a quella punta di nota e meritata fama che risponde al nome di Mario “The Black” Di Donato, prima nei mitici Unreal Terror, poi e per lungo tempo sino ai giorni nostri nei The Black, appunto. I più attenti, inoltre, ricorderanno gli oscuri Akron accanto all‘ex Requiem Eugenio Mucci, autori di due micidiali lavori. Questa volta il bravissimo Enio delizia le nostre orecchie con un progetto psycho doom davvero originale, che stupisce per il riuscire ad essere estremamente sperimentale senza annoiare affatto anzi, se proprio la dobbiamo dire tutta, gli undici brani che lo compongono sono estremamente godibili e cantabili per i più smaliziati tra noi. Eppure qui non c’è traccia di chitarra elettrica (…avevamo detto che è sperimentale!!!), lo accompagnano altre due “colonne” come Giuseppe Miccoli, anche lui ex Requiem, alla batteria ed ancora Eugenio Mucci alla voce. Grande musica è quella proposta, a partire dall’opener Lord Of Snowflakes, un heavy tempo in cui il basso, con un riff semplice e lineare, da un saggio di “efficacia” artistica. Poi Eugenio si dimostra come sempre quel singer di razza che è con la sua voce aggressiva. My Dog Is Beautiful gode di una strutturazione ritmica, a cura di Giuseppe, più complessa. Spiritual Coma è una sana lezione di groove. Islero, dedicata al toro che uccise il famoso torero Manolete è uno slow doom singolare e sornione nel suo incedere. Poi il riffing di The Fugitive, il basso caterpillar di Bring On The Lion e la strumentale Digital Space Wave, summa dell’arte bassistica di Enio, fanno di questo A Matter Of Time un disco davvero interessante, uno di quei lavori grazie al quale possiamo dire di avere una scena sempre vitale e foriera di quei buoni frutti di cui noi siamo golosi. 

Voto: 8,5/10

Salvatore Mazzarella