PAOLO BALLARDINI - Roots

Autoprodotto
Sempre fertile quella zona terreno tricolore che ci regala ancora una volta un’axeman di spessore, Paolo Ballarini, che fa sua la difficile missione di ricercare il giusto equilibrio tra scorribande ad alto tasso di tecnicismo e necessità artistico-compositive. In tanti ci provano, pochi ci riescono e Paolo è uno di questi… Alle spalle tanto studio, un curriculum impeccabile (culminato col ruolo di chitarra solista nel musical Mamma Mia degli Abba, nelle sue 200 repliche in quel del Teatro Nazionale di Milano…) e l’umiltà di rilasciare questo suo primo cd da solista senza proclami del tipo “faccio tutto io che tanto sono bravo…”. Forse proprio questa è la scelta vincente di Paolo, che si è circondato di una serie corposa di musicisti dotati (la copertina ne cita orgogliosamente venti) oltre a tre colleghi di strumento con cui sono stati eseguiti altrettanti “duelli” (anche questi citati in copertina). Facile penserete voi, oggi col “copia/incolla” applicato alla musica tutti si portano la propria dose di special guests sul proprio album… Sbagliato, vi dico io, perché lo spirito con cui queste collaborazioni son state implementate è quello di una jam session che abbia lo scopo di cercare qualcosa di nuovo, una scintilla in più rispetto al normale sentire, di volta in volta con i musicisti adatti al genere preso in esame, vista comunque la poliedricità stilistica di questo chitarrista, fondamentalmente rock ma in grado di suonare ora come uno shredder navigato, ora come un bluesman d.o.c. o addirittura ricorrere a soluzioni armoniche ardite alla Dixie Greggs… A noi rockers piacerà tanto Electric Lands, ma davvero sono coinvolgenti i brani in cui avvengono i duelli come Twang Town (con la partecipazione del chitarrista Carl Werheyen che ha suonato con i Supertramp!!!), Summer Trip (con Gianluca D’Alessio, uno dei nostri più quotati session man) ed il blues di Traffic Rider (col bluesman Paolo Bonfanti, un nome di riferimento per i chitarristi appassionati di questo genere). Provate a sentire e diteci se abbiamo ragione o nò…

Voto: 8,5/10

Salvatore Mazzarella