TIMO TOLKKI'S AVALON - The Land of New Hope

Frontiers Records

Messi in soffitta gli Stratovarius ormai da diversi anni e dopo i progetti che non hanno avuto fortuna come Revolution Renaissance e Symfonia, se pur di pregevole fattura, Timo Tolkki ci riprova ancora. E' giunto il momento di una Metal Opera anche per lui e con il supporto di Serafino Perugino della Frontiers Records, ecco venire alla luce questa nuova fatica griffata Avalon, dal titolo The Land of New Hope, primo di tre capitoli che presto vedranno la luce. Per fare un grande disco però, Timo Tolkki da buon chitarrista che ha segnato la storia del power metal d'autore, si è circondato di musicisti di qualità e spessore artistico come i tastieristi Derek Sherinian (Dream Theater), Jens Johansson (Stratovarius) e Mikko Härkin (Luca Turilli's Rhapsody) ed il batterista Alex Holzwarth (Rhapsody Of Fire). Ma per una Metal Opera, ci voglio anche tanti bravi cantanti, che come in un film, devono essere capaci di recitare il proprio ruolo in modo impeccabile. Ed anche qui ecco i migliori vocalist della scena: Elize Ryd (Amaranthe), Michael Kiske (Unisonic, ex-Helloween), Russell Allen (Symphony X, Allen-Lande, Adrenaline Mob), Rob Rock (Impellitteri, ex-Axel Rudi Pell), Sharon den Adel (Within Temptation) e Tony Kakko (Sonata Arctica). In piedi un buon lotto di canzoni e via al disco. The Land of New Hope è un buon lavoro, certamente ambizioso, che però pur essendo di notevole qualità non incide a dovere. Il motivo è nella troppa prevedibilità ed anche in una sorta di essere scontato. La penna di Tolkki è ancora ispirata, certamente non come nel periodo d'oro con gli Stratovarius, ma è innegabile che pezzi come "In the Name of the Rose" o "A World Without Us" siano al di sopra della media. Però un disco di questa portata, con musicisti di questo calibro, può legittimamente ambire a qualcosa di più. "Enshrined in My Memory"  è una canzone che lascia il segno, "We Will Find a Way" piace per la sua potenza e per un intreccio di voci estatico, mentre "Shine" è un tributo alla poesia. La poca innovazione e la presenza sul mercato di altri prodotti simili, potrebbero però fungere da ostacolo alla possibilità che Avalon riesca ad imporsi in un periodo musicalmente difficile. Staremo a vedere. 

Voto: 8/10

Maurizio Mazzarella