ROTTING CHRIST - Intervista alla Band

Rotting Christ


Risponde Sakis Tolis (voce e chitarra):

Κατά τον δαίμονα εαυτού è il vostro nuovo album di studio. Come lo descriveresti?

-Si tratta di un viaggio nell'occultismo antico, un viaggio multiculturale oscuro nel passato ed è il nostro lavoro più crepuscolare ed oscuro fin dai tempi di Thy Mighty Contract.

Quali sono le differenze tra Aealo e Κατά τον δαίμονα εαυτού?

-Κατά τον δαίμονα εαυτού è un viaggio, un viaggio nella conoscenza delle antiche civiltà occulte che sono studiate dal lato oscuro di ognuna, più che tematiche sono riferimenti alle antiche civiltà Inca e Maya, sino ad arrivare agli antichi greci e miti slavi. Le lingue antiche potrebbero essere sentite qua e là e tutti questo riempie un puzzle multiculturale che caratterizza questo album e che lo rende diverso da AEALO, il disco precedente.

Quanto tempo è servito per comporre e registrare Κατά τον δαίμονα εαυτού?

-Sto prendendo molto sul serio il processo di composizione. Negli ultimi dieci anni e ad ogni album, ci metto molto tempo per comporre. Lo stesso è successo con il nostro 12° album. A ad processo di composizione, compio una meditazione davvero profonda ed una ricerca di percorsi nascosti di me stesso che hanno portato a Κατά τον δαίμονα εαυτού. Un album che mi ha portato più di un anno e mezzo per prendere per comporlo e realizzarlo.

Qual è il tuo pezzo preferito di Κατά τον δαίμονα εαυτού?

-Essendo l'unico compositore della band sin dalla sua creazione, posso dire che sento ogni come se fossero uno dei miei figli, così ovviamente sei in grado di capire che non posso davvero sceglierne una. Dipende dallo stato d'animo in cui mi trovo.

Come pensate che il vostro suono si è evoluto?

-E' avvenuto tutto naturalmente! I Rotting Christ hanno datto dei passi in avanti album dopo album e nessuno di loro è una copia dell'altro. Manteniamo sempre il nostro spirio e le nostre influenze principali, ma abbiamo una nostra personalità che ci rende unici. Siamo orgolgiosi della nostra musica. Abbiamo progredito senza snaturare le nostre radici.  

Perché avere scelto Κατά τον δαίμονα εαυτού come titolo?

-Dipende dai percorsi che facciamo ogni giorno. Lo abbiamo scelto perché risulta fedele a quello che è attualmente il nostro spirito. 

Come componete una canzone?

-Prima faccio un'analisi di me stesso molto lunga. Cero i sentimenti nascosti nella mia anima, sento le mie ansie, ascolto le vibrazioni e poi prendo la chitarra. E' un aspetto fondamentale quando compongo. E' il mio modo di fare e sarà cosi per molti anni, è una sorta di trasposizione della sofferenza. 

Qual è il tuo rapporto con la vostra etichetta?

-Stiamo apprezzando davvero molto il lavoro della Season Of Mist, come società e come label. Ci danno una una notevole libertà artistica e per loro siamo una priorità. Questo non è un comportamento artefatto, le label che abbiamo avuto in passato non si sono mai comportate bene come loro, è stato sempre un rapporto sofferto e questa è la verità. 

Farete un tour con delle date dal vivo a supporto di Κατά τον δαίμονα εαυτού?

-Il nostro tour in tutto il mondo è appena iniziato. Più di 150 spettacoli sono già in programma. Restate sintonizzati con i nostri social network.

Pubblicherete un DVD live?

-Non penso, non avrebbe senso, visto che tutti i nostri video sono sempre visibili attraverso i canali on line. Forse si, o forse no. Non so. 

Vuoi lasciare un messaggio ai nostri lettori?

-Fate buon viaggio con il nostro nuovo disco!

Maurizio Mazzarella