SULPHUR AEON - Swallowed by the Ocean's Tide

FDA Rekotz

Guardi la copertina e pensi ovviamente a Howard P. Lovecraft. Leggi il titolo e pensi a lui. Solo chi non si è mai approcciato alle opere del Solitario di Providence non potrebbe fare questa ovvia associazione. I Sulphur Aeon addirittura creano un concept sui Miti di Cthulhu, ciclo letterario e fanta-mitologia dello scrittore americano. Sai la novità: il metal è stato terreno fertile per molti musicisti che hanno voluto ispirarsi o dedicare canzoni e via dicendo a quei Miti. Non un'idea nuova, personalmente reputo anche ambizioso fare un concept su quella letteratura e passando esclusivamente attraverso del black/death metal, però è la resa finale dei pezzi e come riescono ad evocare quegli scenari ciò che veramente conta. La band tedesca in questo nuovo album ha profuso impegno, soluzioni più o meno blackened, quindi barcamenandosi tra il death e il black e inserendovi anche delle soluzioni sinfoniche, in modo da creare il giusto impatto e continuità con la materia di Lovecraft. Le chitarre creano una muraglia sonora imponente e sulla quale si innervano melodie di stampo torbido e inquietante. Un'epica sonora impressionante, agile nel costruire trame infernali. Il punto più alto, e da un lato non eguagliato altrove in scaletta, è "Zombi", dove un climax evocativo di entità arcaiche e pre-umane (per dirla alla Lovecraft) si manifesta solenne e terribile. Questa marea che monta devastando tutto, nel resto dei brani, è costituita da una violenza dirompente che riesce saltuariamente a placarsi tra spunti sinfonici e soluzione anche tecniche. Nella sostanza però "Swallowed by the Ocean's Tide" è una tempesta furiosa, a prescindere dai vari tipi di passaggi e soluzioni disseminati nel songwriting. Una narrativa musicale degna figlia di quella letteraria del Solitario di Providence.

Voto: 7,5/10

Alberto Vitale