A PERFECT DAY - Intervista alla Band

A Perfect Day (web)


Rispondono Andrea Cantarelli (chitarra), Roberto Tiranti (voce e basso) ed Alessandro Bissa (batteria):

Ciao ragazzi!!! Allora come è nato questo nuovo progetto A Perfect Day?

-A: Ciao, e grazie per questa intervista. Il progetto è nato dalla voglia di andare oltre l’esperienza Labyrinth, Sono molto legato alla band e sinceramente non vedo l’ora di produrre altro materiale, ma semplicemente avevo bisogno di esprimermi utilizzando linguaggi musicali differenti. Ho iniziato buttare giù delle idee, alcune risalgono addirittura a parecchi anni fa, e ho voluto condividerle con Roberto, semplicemente per avere un parere onesto da lui. Roberto si è subito dimostrato entusiasta e si è messo al lavoro su testi e melodie. Arrivato a quel punto ho chiesto un aiuto ad Alessandro Bissa per le registrazioni delle batterie del demo... Il resto è ormai storia. 

Perché la scelta di questo nome?

-A: A Perfect Day è stato scelto per il suo sapore volutamente ironico. Di questi tempi vivere la giornata perfetta è davvero difficile, ma la speranza, come si dice, è l’ultima a morire. Il monicker scelto rappresenta perfettamente lo stato d’animo conseguente a quanto ho appena raccontato.

Stilisticamente prendete le distanze dal power?

-A: Non abbiamo mai nascosto che l’etichetta di Power Metal Band, e mi riferisco ovviamente a Labyrinth, ci andasse un pò stretta. Negli anni abbiamo scritto canzoni, interi album non esattamente inseribili nel filone Power. D’altra parte, come ti dicevo prima, avevo voglia di esprimermi un linguaggio differente rispetto a quello che condivido con la mia main band. Variare un pò, ogni tanto, fa solo bene!

-R: Diciamo che sarebbe stato poco "assennato" proporre il doppione dei Labyrinth anche perché avendo già i Labyrinth non avrebbe avuto senso. APD è tutt'altra cosa, semplicemente un modo differente di esprimersi nel linguaggio del rock

Potete presentarci questo vostro primo lavoro in studio?

-A: Questo primo disco è il frutto di 3 persone che si integrano tra loro nel migliore dei modi, non solo musicalmente parlando. Il disco spazia da sonorità molto moderne, vicine alla scena post grunge, a ballate ed a canzoni che hanno tratti in comune con la produzione Labyrinth (mi riferisco alla parte più melanconica).  I testi parlano di noi, delle nostre esperienze quotidiane e di come affrontiamo la vita. Il tutto con l’energia che solo un power trio può garantire.

Quali sono le principali differenze tra il sound degli A Perfect Day e lo stile dei Labyrinth?

-R: Di certo una maggiore "morbidezza" nelle sonorità e soprattutto nelle velocità. Su APD non troverai mai il brano speed-

La formazione degli A Perfect Day pone i Labyrinth in soffitta, oppure questo è un progetto temporaneo?

-R: Ne l'una, ne l'altra cosa, APD è una vera e propria band che di certo non esclude altri ottimi lavori anche coi Labyrinth. In questi giorni stiamo appunto completando i brani per il nuovo album coi Labyrinth.

Pensate che ci siano dei punti in comune tra gli A Perfect Day ed i dischi dei Labyrinth senza Thorsen?

-R: gli autori di maggior peso allora eravamo proprio io ed Andrea, va da se quindi che su APD ci siano alcuni punti in comune, essendo però il genere abbastanza distante dai Labyrinth.

Per Andrea Cantarelli: che differenze ci sono tra il suonare la chitarra per questo progetto e per i Labyrinth?
-A: Beh, con Labyrinth sono stato abituato a condividere le partiture con un’altro chitarrista. Tutto nasce dall’integrazione di 2 chitarre che si intrecciano sia in fase ritmica che solista. In A Perfect Day ho voluto “asciugare” un pò il suono, cercando sempre l’essenzialità senza rinunciare al giusto arrangiamento. In fase solista mi sono divertito molto perchè ho avuto a disposizioni le armonie giuste per esprimere appieno il mio stile.

Stessa cosa per Roberto Tiranti: trovi delle differenze nel modo di cantare tra i due gruppi?

-R: Le differenze sono "fisiologiche" non avrebbe avuto senso cantare nello stesso modo su due differenti stili. Non ho dovuto pensare a come e cosa cantare, è bastato ascoltare il mood che Andrea ha voluto dare alle composizioni! E' stato semplice!

Ci sono delle tematiche particolari che trattate nei testi degli A Perfect Day? Che peso hanno i testi nella vostra musica?

-R: Diciamo che mi sono sbizzarrito con differenti tematiche, tutto condito da i tempi in cui viviamo e le suggestioni che ne possono nascere. Another perfect day è essenzialmente un giorno qualunque immerso nella routine e nella freddezza che una grande città può trasmettere. Silent Cry è una ballata introspettiva che ha molto a che fare con me. Long road to ruin parla essenzialmente della stupidità e del'ingordigia dell'uomo sempre meno attento a madre natura, prossima ad un punto di non ritorno. Alone and free invece è una sorta di dialogo fra me e la "società" che continua ad imporre modelli fasulli impedendo alla gente di sognare oppure producendo sogni che non hanno nulla a che vedere coi reali valori della vita……un album abbastanza variegato anche nei contenuti! ovviamente non mancano le canzoni d'amore-)

Quali sono gli elementi nella musica degli A Perfect Day che possono incuriosire un vostro potenziale ascoltatore? 

-ALE: La formazione  basso/voce batteria chitarra ha un suo fascino naturale. Il classico “trio” costringe ad arrangiamenti particolari perchè si deve coprire in 3 tutta la gamma sonora. 

-A: Come dice correttamente Alessandro, il power trio ha un fascino tutto suo. Uno dei punti di forza di APD, dal mio punto di vista, è stato quello di mettere insieme elementi sicuramente moderni, alla melodia a cui noi europei siamo abituati, a momenti riconducibili al rock dei ’70 e molti altri aspetti che lascio scoprire agli ascoltatori.

Quali sono quindi le qualità principali del vostro nuovo album?

-R: Immediatezza? Pochi fronzoli?

-A: Aggiungo ricchezza sonora, canzoni molto varie tra loro.

-ALE: Le qualità sono anzitutto la modernità dei suoni e degli arrangiamenti. Personalmente mi sembra di aver tra le mani un disco di heavy metal che a tutti suona come un disco hard rock o addirittura AOR......e questo credo sia la qualità migliore: accontentare davvero tutti. Le recensioni lo dimostrano.

Come nasce un vostro pezzo?

-A: Tipicamente compongo gran parte della musica. Condivido poi il tutto con Roberto ed Alessandro i quali si occupano rispettivamente di testi e melodie e parti ritmiche. E’ ovvio che il tutto non avviene in maniera così netta. C’è forte interazione tra noi.

Quale è il brano di questo nuovo disco al quale vi sentite particolarmente legati sia da un punto di vista tecnico che emozionale?

-R: Ogni brano ha una storia, ogni brano ha peculiarità che lo rende il "preferito"ma se dovessi scegliere sotto tortura:-) direi:Silent Cry e warm embrace.

-ALE: Ricordo ancora un provino di Now And Forever realizzato con il vocaloid (un sintetizzatore vocale). Mi è rimasta dentro da subito e tutt’ora è uno dei brani che faccio sempre durante una clinic.

-A: Alone and Free per il suo impatto, Now And Forever poichè interamente dedicato a mio figlio.

Quali sono le vostre mosse future? Potete anticiparci qualcosa? Come pensate di promuovere il vostro ultimo album, ci sarà un tour con delle date live?  

-A: La speranza è che il disco susciti un interesse tale da permetterci di suonare parecchio dal vivo. Purtroppo non dipende da noi...

E’ in programma l’uscita di un album dal vivo o magari di un DVD?

ALE: Credo che sia forse un po’ presto parlare di album dal vivo o addirittura DVD. Abbiamo appena iniziato l’allestimento dello show che vedrete nei prossimi mesi..... attendiamo il responso del pubblico in sede live e poi decideremo.

Siamo arrivati alla conclusione. Vi va di lasciare un messaggio ai nostri lettori?

-A: Spero che questo album possa semplicemente divertirvi. Abbiamo cercato di riportare la musica alla sua essenzialità, fatta di sudore e rock!  Grazie a te ed a tutti coloro che ci accompagneranno in questa nuova avventura!!!

Maurizio Mazzarella