Sin' Sound |
Risponde Enrico Rango:
Siete appena usciti sul mercato discografico con un nuovo album in studio, potete presentarlo ai nostri lettori?
-“From the underground” è il risultato di un lavoro su decine e decine di pezzi, con un sound sempre in evoluzione. L’abbiamo registrato in analogico ai Poddighe Studios e grazie ad Atomic Stuff l’abbiamo lanciato sul mercato. E’ un mix di rock vecchio stampo, lampi psichedelici e venature funk. Più che presentarlo ..bisogna ascoltarlo.
Come è nata la vostra band e quali sono le vostre origini?
Come è nata la vostra band e quali sono le vostre origini?
-Nasce dalle ceneri di altri progetti che per 15 anni (fino al 2006) si sono succeduti nella cantina a Travagliato (l’underground del titolo) del batterista Roberto Micheletti. Da segnalare, fra gli altri, i Casbah (Zugno Francesco e Micheletti Roberto fra i membri originali) che facevano rock alternativo con liriche italiane di Rango Enrico. Dopo di chè fu il turno dei Synaesthetic Sound che inaugurarono la “svolta inglese” (anche Meleddu Flavio fra i membri) su liriche di Angela Kinczly (dai quali sono stati recuperati due pezzi del nostro debut album). Dopo qualche anno di “fermo biologico” si sono formati i Sin’ Sound che dal 2006 portano avanti il loro progetto e che dopo 3 demo finalmente hanno portato alla luce le memorie musicali dal loro sottosuolo.
Come è nato invece il nome della band?
Come è nato invece il nome della band?
-Sin’ Sound: suono del peccato, ma anche suono sinestetico, sintetico, sinaptico, singolare, ecco il perché dell’apostrofo dopo la parola sin’).
Ci sono delle tematiche particolari che trattate nei vostri testi o vi ispirate alla quotidianità in genere?
Ci sono delle tematiche particolari che trattate nei vostri testi o vi ispirate alla quotidianità in genere?
-Il progetto è un concept che parla di un gruppo di amici, che finiti i primi progetti musicali nati nella cantina del batterista, si crogiola interrogandosi su cosa fare o meglio cosa “non fare” (1. Celebration of apathy). Nasce spontanea l’esigenza di un nuovo e definitivo viaggio musicale che recuperi le radici della musica internazionale 60-70 che influenza i componenti vecchi e nuovi del gruppo appena costituito (2. Preparing the journey). Comincia la nuova, vera e più matura esperienza poetico-musicale (3. Introduction: from the underground). L’impegno di costituire questa nuova entità si scontra inevitabilmente con la difficoltà di amalgamare personalità diverse e di far coesistere questa passione con gli impegni della vita reale (4. A bad day). Vita reale che presenta problematiche a volte più grandi di loro. Suonare diventa una forma di resistenza contro le brutture della realtà (5. Easy escape from reality). La soddisfazione di realizzare canzoni va a pari passo con le novità di ciascuno in campo personale (6. I really like you’re back). Suonare in pubblico diventa una scusa per analizzare il lavoro svolto e inevitabilmente nascono dubbi e contrasti che vengono affrontati nel tempo (7. New year’s reason to pray). Contestualmente alla vita musicale, la sfera privata richiede i suoi spazi e le sue riflessioni (8. Elisa). L’introspezione va a ritroso nel passato e riemergono i ricordi di quando prendevano forma le loro canzoni (9. Mr. Goodbye).
Che peso hanno di conseguenza i testi nella vostra musica?
Che peso hanno di conseguenza i testi nella vostra musica?
-Viste le premesse della precedete domanda il peso si calcola da sé.
Quali sono gli elementi della vostra musica che possono incuriosire un vostro potenziale ascoltatore e quali sono quindi le qualità principali del vostro nuovo album?
Quali sono gli elementi della vostra musica che possono incuriosire un vostro potenziale ascoltatore e quali sono quindi le qualità principali del vostro nuovo album?
-Il primo è che la band è una mini-orchestra, il che dà più possibilistica stilistiche. Il secondo la duttilità: l’album nei primi pezzi fa credere che ci si dedichi all’hard rock blueseggiante degli anni ’70, mentre alla fine si finisce sul soul-funk. Ma c’è anche un accostamento alla psichedelia senza prenderne del tutto gli estremi.
Come nasce un vostro pezzo?
Come nasce un vostro pezzo?
-Il più delle volte con la frase del batterista che dice: “ho avuto un idea”. Poi ci si mette le mani nei capelli, si butta il cuore oltre l’ostacolo e ci si comincia a calare nel mood del pezzo con fare speleologico. Testi pronti ve ne sono da tempo e quindi poi basta solo adagiare il tappeto musicale su quello più idoneo.
Quale è il brano di questo nuovo disco al quale vi sentite particolarmente legati sia da un punto di vista tecnico che emozionale?
Quale è il brano di questo nuovo disco al quale vi sentite particolarmente legati sia da un punto di vista tecnico che emozionale?
-Questa è dura da rispondere. Dico “I really like you’re back” per il riscontro che ha sul pubblico. Le note in slide e l’impeto del ritornello sono il punto forte del brano.
Quali band hanno influenzato maggiormente il vostro sound?
Quali band hanno influenzato maggiormente il vostro sound?
-A mio avviso i The Doors e i Led Zeppelin anche se nelle recensioni vengono sempre citati, a ragione, i Black Sabbath. Noi siamo cresciuti col sound rock dei 70’s. ma col tempo abbiamo amato anche altri generi. Anche il rimando ai Rare Earth secondo me è innegabile.
Quali sono le vostre mosse future? Potete anticiparci qualcosa? Come pensate di promuovere il vostro ultimo album, ci sarà un tour con delle date live?
Quali sono le vostre mosse future? Potete anticiparci qualcosa? Come pensate di promuovere il vostro ultimo album, ci sarà un tour con delle date live?
-Siamo principalmente concentrati sulla realizzazione del secondo album. E quindi stiamo sfruttando tutto il tempo disponibile per lavorarlo al meglio. Sicuramente faremo dei live, ma preferibilmente pochi e più di qualità. C’è anche da trovare tempo per interviste (che stanno arrivando), aggiornamento siti e vendita dischi presso tutti gli amici e appasionati che continuamente ne fanno richiesta.
E’ in programma l’uscita di un album dal vivo o magari di un DVD?
E’ in programma l’uscita di un album dal vivo o magari di un DVD?
-Non ora. La promozione del primo album (che è ancora fresco fresco) e la realizzazione del secondo hanno la priorità.
Come giudicate la scena musicale italiana e quali problematiche riscontrate come band?
Come giudicate la scena musicale italiana e quali problematiche riscontrate come band?
-Sembra ancora ferma alle solite dinamiche, almeno per quanto riguarda i grandi nomi. La scena alternativa dei piccoli nomi invece è molto variopinta e assolutamente talentuosa. La nostre problematica principale è riassumibile nel far coesistere la vita di tutti i giorni con le esigenze della band. Calcolando che siamo 7 elementi, le cose non sempre sono fluide. Altro problema è trovare situazioni live dove ci siano luci e suoni atti a complementare il nostro sound. Ma le possibilità si stanno già ampliando come dimostrano i primi contatti intrapresi dopo l’uscita dell’album.
Internet vi ha danneggiato o vi ha dato una mano come band?
Internet vi ha danneggiato o vi ha dato una mano come band?
-avvantaggiato. Da una maggior possibilità di informare tutti sulle novità e sui concerti. Oltre che a tenerci in contatto con le varie realtà utili alla nostra esperienza.
Il genere che suonate quanto valorizza il vostro talento di musicisti?
Il genere che suonate quanto valorizza il vostro talento di musicisti?
-Non riesco a scindere le due cose. Noi siamo quel che suoniamo nel modo in cui lo suoniamo
C’è un musicista con il quale vorreste collaborare un giorno?
C’è un musicista con il quale vorreste collaborare un giorno?
-Non posso dare una risposta per tutti e 7. Personalmente credo che piu in là nel tempo, sarebbe molto divertente poter collaborare con gli artisti che hanno frequentato negli anni la nostra cantina e che facevano parte dei vecchi progetti (fra gli altri Angela Kinczly e Giulio Corini).
Siamo arrivati alla conclusione. Vi va di lasciare un messaggio ai nostri lettori?
Siamo arrivati alla conclusione. Vi va di lasciare un messaggio ai nostri lettori?
-Come no! Grazie di aver letto di noi in questa intervista e vi consiglio di comprare l’album. I complimenti sinceri della gente e delle recensioni ci spingono a credere che non sia un consiglio del cavolo
Maurizio Mazzarella