MUNRUTHEL - CREEDamage

Svarga Music
Annunciato e atteso già da tempo, questo nuovo lavoro dell'ucraino Munruthel è al di sopra di quanto potessi immaginare o aspettarmi. Di recente, nei mesi passati, dell'artista si era parlato per una ristampa di "Epoch of Aquarius" e per la sua partecipazione in "Totentanz" dei Thunderkraft. "CREEDamage" è l'esplorazione del background etnico e culturale dell'artista, un concentrato di suoni e idee convolate in in questa dimensione di symphonic/folk black metal frutto dell'essere figlia di un luogo che si trova a ridosso della fine dell'Europa. Il sound di questa nuova opera offre spunti possenti e feroci oltre a scorci di melodie di taglio classico e folklorico, sempre attraverso un equilibrio e una coesistenza tra le parti che non arriva mai a scadere nelle versioni più estreme dei generi suddetti. E' un placido e convincente scorrere questo album che si apre, dopo l'intro, con "Rolls of Thunder from Fiery Skies" dove distorsioni cupe si alternano o convivono a passaggi melodici fatti di synth e con l'apporto di una voce femminile. La grazia di questo sound etnico, sinfonico e metal si amalgama nella title track, ma raggiunge l'apice nella deliziosa "The Mown Dawns Lies on the Ground", nella quale compare la voce di Masha Arkhipova (Arkona) che eleva notevolmente la resa di questa composizione. Trova posta anche un cover dei Bathory, "The Lake", con la partecipazione vocale di Wulfstan (Forefather) posta a metà dell'album. Le melodie riescono anche ad avere un taglio malinconico, come in "The Eyes of Abyss", ma dall'epica sempre ad un livello supremo. Qualche parola merita "Krada", una sorta di suite divisa in tre movimenti e denominati "The Blood", "The Surya", "The Fire". Mentre nel primo movimento il metal occupa lo spazio maggiore, la componente orchestrale è totalizzante nel secondo movimento e nel terzo orchestrazione e folk si sommano creando un tessuto melodico magistrale. "CREEDamage" è il prodotto di un concetto pagano, l'impulso di un artista radicato nella propria terra e nella cultura che lo ha prodotto. Tentare di inserire questi elementi nell' album è stata una vera sfida, vinta grazie al fatto che i brani sono scorrevoli e armonici. "CREEDamage" è affascinante e probabilmente può accattivarsi anche le simpatie di chi abitualmente non ascolta questa variante del metal.
 
Voto: 8/10
 
Alberto Vitale