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| Moonlight Records |
Certo è singolare che in una nazione come la nostra, con tradizioni popolari fortemente radicate, una band si chiami Kalevala, in omaggio al più popolare poema epico finlandese. Va detto, però, che i parmensi hanno una lunga gavetta alle spalle e nel 1995 (anno in cui si son formati) erano solo i britannici Skyclad ad avere velleità da folk metal band, per cui possiamo ritenere i nostri dei veri e propri pionieri del genere non solo in Italia ma, addirittura, nell’intera Europa… Poi si sa, gli altri hanno alle spalle realtà discografiche diverse, altro pubblico (alcuni esempi: In Extremo in Germania, Korpiklaani in Finlandia…) e riescono a rendere mainstream un genere di cui noi potremmo aver avuto tranquillamente la paternità. Comunque sia, dopo il fortunato Musicanti Di Brema del 2011, i Kalevala fanno il bis con questo bellissimo There And Back Again, un album costituito da 11 brani efficacemente contenuti in poco più di mezz’ora di durata… Quindi nessuna pausa, nessun calo di tono, nessun filler ma solo materiale di ottima qualità per catturare mentalmente l’ascoltatore e farlo ballare al centro della sua stanza, oppure per scatenare il classico macello dal vivo, territorio dove la band detta legge per la gavetta di cui parlavamo prima. Il mood dell’intero lavoro è dettato dalla brillante versione “metallizzata” di S’ì Fosse Foco, sonetto di Cecco Angiolieri musicato dal grande Fabrizio De Andrè. Altri highlight sono Folk Metal, Baby con le cornamuse dei Folkstone in veste di guests, la variegata title track ed il brano di chiusura, ‘U Golema, che ricorda qualcosa della cara P.F.M. (che ogni tanto col folk ci flirtava…). Quello che stupisce è la sicurezza con cui i Kalevala manipolano l’alternanza di suoni un tempo apparentemente inconciliabili. Splendido l’artwork e l’intero package che racchiude il cd, come ottima e molto dinamica la produzione a cura di Dorian Bones e della band stessa. Signori miei, teneteli d’occhio …e d’orecchie!!!
Voto: 8,5/10
Voto: 8,5/10
Salvatore Mazzarella