STARGATE - Intervista alla Band

Stargate (Metallum)
Siete appena usciti sul mercato discografico con un nuovo album in studio, potete presentarlo ai nostri lettori?
 
-Ciao a tutti! Ci presentiamo al pubblico con l’album “Beyond Space and Time”. E’il frutto di un lungo e faticoso lavoro di cui siamo pienamente soddisfatti! L’album è un concentrato di potenza e melodia e passa attraverso territori sinfonici, prog, power, con un tocco di epicità. Potremmo definirlo “Space Metal”? Perché no! J Symphonic-ProgPower-And-Cosmic-Epic Metal! Visto anche il nome della band…

Come è nata la vostra band e quali sono le vostre origini?
 
-Gli Stargate sono una creazione mia e di Fabio, chitarrista. Come tutti siamo nati suonando cover delle band che hanno fatto la storia del genere sia Hard Rock che Heavy Metal. Quindi Guns ‘n Roses, Skid Row, Metallica, Iron Maiden… L’evoluzione musicale ci ha portati poi ad apprezzare generi più impegnati (Angra, Dream Theater…) e quindi a cercare musicisti adatti a seguire i nostri gusti e le nostre aspettative musicali. Gli Stargate nascono ufficialmente nel 2000… presentando in sede live sia cover che i primi pezzi nostri riuscivamo ad avere un’ottimo riscontro del pubblico e le prime soddisfazioni. Poi nel 2003 abbiamo prodotto il primo ep con 4 pezzi. Ma l’inesperienza in studio e le troppe aspettative di certo non ci hanno aiutato. Una serie di altre vicende non hanno permesso alla band di proseguire e ogni musicista ha seguito altre strade. Ma la consapevolezza di avere dell’ottimo materiale in cantiere non ha mai represso (ha alimentato) la voglia di riuscire ad incidere un cd completo con la nostra musica. Io e Fabio quindi ci siamo riorganizzati, ci siamo costruiti uno studio, ci siamo attrezzati di tutto il necessario, abbiamo lavorato sodo su ogni particolare, ogni nota delle nostre composizioni, abbiamo reclutato una nuova super sezione ritmica (Isacco Dalle Pezze e Federico Sidero) e oggi siamo orgogliosi di presentarvi il nostro lavoro!

Come è nato invece il nome della band?

 
-Il nome della band è opera di Fabio. Una sera guardando in tv il programma “Stargate linea di confine” ha pensato subito alla perfetta sonorità e al suo significato intrigante. Mi ha chiamato e ho approvato all’istante, essendo io tra l’altro appassionato di stelle e misteri antichi.

Ci sono delle tematiche particolari che trattate nei vostri testi o vi ispirate alla quotidianità in genere? Che peso hanno di conseguenza i testi nella vostra musica?
 
-Le tematiche affrontate in questo disco sono varie ma comunque legate da un unico filo conduttore. “The Wonders of Nature” è un inno strumentale alle meraviglie della natura e porta a “Save the World”, brano di apertura che ammonisce l’umanità per non rischiare l’autodistruzione. “Sands of Time” manifesta l’impotenza dell’uomo davanti al più grande mistero di questa terra, ovvero la morte. “Nothing Forever” è un viaggio attraverso le varie fasi della vita prendendo come metafora il ciclo del giorno. Tutto cambia e si trasforma e… nulla è per sempre. “Nightspell” è un sogno immaginario che accarezza le inebrianti sensazioni dell’amore. “The Power Within” stimola ognuno di noi ad affrontare ogni situazione della vita attraverso la vera forza che regna dentro di noi. “The Dark Rift” è l’intro spaziale di “Age of Acquarius” che annuncia un grande cambiamento che forse arriverà, attraverso cenni profetici di antichi popoli che amavano interpretare il futuro con lo studio delle stelle. “Ground Zero” è la chiara descrizione della tragedia dell’11 settembre. “Hysteria” ne è la caotica conseguenza e “Wounded Souls” è un inno di rispetto e speranza per le anime perse in tale disastro. I temi quindi sono vari, ma se si fa attenzione hanno tutti un risvolto positivo perché crediamo che ogni essere umano deve vivere con positività e speranza per raggiungere qualsiasi obiettivo in qualsiasi situazione della vita. E nella nostra musica ogni parola cerca di avere affinità con la parte di musica che suona in quel momento. Quindi parti di testo più tristi sono chiaramente abbinate a stesure musicali malinconiche, parti di testo aggressive percuotono insieme a ritmi più duri e travolgenti,…

Quali sono gli elementi della vostra musica che possono incuriosire un vostro potenziale ascoltatore e quali sono quindi le qualità principali del vostro nuovo album?
 
-Io credo che la forza del nostro album sia di non essere mai scontato. Ovviamente potrai trovare delle particolarità riconducibili ad altre band più note, ma cerchiamo sempre e cmq di suonare quello che sentiamo dentro in modo più originale possibile. Troverai tanta melodia, tanti cambi di tempo, cambi di atmosfera e credo che questo sia fondamentale per non distogliere l’ascoltatore, anzi, direi che serve proprio a suscitare una nuova sorpresa in ogni momento dell’album.

Come nasce un vostro pezzo?
 
-Tutti i nostri pezzi sono un’insieme di idee mie e di Fabio. Generalmente io creo la bozza del brano con le melodie principali. Fabio crea i riff portanti. Siamo in perfetta sintonia musicale. Spesso lui aiuta me nel definire, migliorare le parti vocali e viceversa io aiuto lui nelle parti di chitarra. Conoscendoci da anni sappiamo entrambi esattamente dove vogliamo arrivare e non potremmo fare a meno l’uno dell’altro. Poi estendiamo le idee al resto della band e a volte in gruppo, a volte singolarmente con ogni strumento, troviamo insieme le soluzioni migliori in modo che ognuno possa dire la sua e possa essere soddisfatto del lavoro sul proprio strumento.

Quale è il brano di questo nuovo disco al quale vi sentite particolarmente legati sia da un punto di vista tecnico che emozionale?
 
-Difficile da dire man!!! Son tutti figli nostri! Farei veramente fatica… forse “Nothing Forever” per me è quello più emozionante. Ma “Hysteria ha delle parti veramente allucinogene! “The Dark Rift”? mi fa volare J Ogni brano esprime stati d’animo diversi. Sentimento, rabbia, trionfo… dipende forse da come sei preso in quel momento.

Quali band hanno influenzato maggiormente il vostro sound?

 
-Direi che nel nostro sound puoi ascoltare sfaccettature e caratteristiche diverse. La struttura dei brani può ricordare i Dream Theater essendo composizioni lunghe e intervallate da lunghe parti strumentali. Il cantato è piu vicino a band come Angra e Iron Maiden con chorus epici alla Blind Guardian o Nightwish. Ma si possono sentire anche riff alla Metallica. Il tutto è coreografato da un tappeto di musica classica che cerca di creare un’atmosfera imponente.

Quali sono le vostre mosse future? Potete anticiparci qualcosa? Come pensate di promuovere il vostro ultimo album, ci sarà un tour con delle date live? 
 
-Fabio si sta già dando da fare per ricostruire il nuovo studio proprio sotto casa sua. Non vediamo l’ora di terminare i lavori perché abbiamo già tanto materiale per realizzare il nostro secondo album. Per la promozione del primo ci stiamo dando da fare attraverso numerosi canali internet, ma anche riviste specializzate. Abbiamo già fatto qualche data promozionale ma ora ci stiamo organizzando per un mini tour invernale nel nord Italia e spero anche all’estero. Check out our dates on our website www.stargateband.com

E’ in programma l’uscita di un album dal vivo o magari di un DVD?
 
-DVD dal vivo? Certo uscirà a breve “Live in Wembley” dove ci sono gli Iron Maiden che aprono per noi J ah ah. No ancora no, ma l’intenzione c’è non appena troveremo un posto e una situazione adatti per realizzarlo.

Come giudicate la scena musicale italiana e quali problematiche riscontrate come band?
 
-La scena musicale italiana è molto florida. Nel senso che le band nascono ormai come i funghi, e il livello tecnico è in genere sempre più elevato. Il problema è che le occasioni e gli spazi per potersi esibire sono pochi e spesso mal gestiti. E’ una questione di cultura. Qua la gente è poco attratta dalle novità musicali e spesso si prediligono cover band di ogni tipo, sia da parte dei locali, sia da parte del pubblico. Ma il fenomeno potrebbe rovesciarsi a favore nostro. Non si sa mai. I pochi ma buoni sono comunque sempre in movimento e prima o dopo molte band che meritano avranno la loro dignità.

Internet vi ha danneggiato o vi ha dato una mano come band?
 
-Internet non è altro che l’evoluzione di tutto il sistema. Ovvio che da una parte non ha aiutato nessuno nella vendita fisica dei cd. Dall’altra è l’arma più potente mai esistita per poter farsi conoscere. Probabilmente con le nostre sole potenzialità non saremo mai riusciti a far ascoltare un brano nostro a un cileno o a un giapponese e invece queste sono cose di tutti i giorni. Il porblema è trovare il canale giusto perché il fenomeno diventi di massa. Bisogna insistere.

Il genere che suonate quanto valorizza il vostro talento di musicisti?
 
-Direi che il genere che proponiamo mette in luce un’ottimo livello musicale per ogni componente. Per ogni strumento ci sono parti varie e che cambiamo in continuazione, tra ritmi diversi, cambi di tempo, tonalità diverse, atmosfere diverse. Ed è anche gratificante per noi riuscire a suonare insieme parti complesse.

C’è un musicista con il quale vorreste collaborare un giorno?
 
-Bach! Nell’aldilà... Morricone se resiste nell’aldiqua ancora un po’!!!

Siamo arrivati alla conclusione. Vi va di lasciare un messaggio ai nostri lettori?
 
-Cominciate a stampare le bandiere “STARGATE” che le voglio vedere sventolare per bene ai nostri concerti! Grazie per l’opportunità! Vi aspettiamo on the road!!!

Maurizio Mazzarella