DANIELE LIVERANI - Intervista all'Artista

Daniele Liverani Band (web)
Allora Daniele, sei uscito con un nuovo lavoro in studio in versione solista, puoi presentarlo ad i nostri lettori?

-Erano molti anni che avevo messo la chitarra in pausa, e mi son detto che era ora di rispolverarla, avevo un concept strumentale in mente da tempo e negli ultimi 2 anni ho deciso di produrlo e ralizzarlo. Si tratta quindi di un album chitarristico, incentrato sulle 6 corde, ma che percorre comunque un'idea concettuale, ove molto spazio e' stato dato anche ai musicisti coinvolti, nell'ottica di offrire ambientazioni sonore che possano evocare gli stati d'animo che il concept richiede. L'album contiene 11 brani, mi sono occupato della produzione, mix master e anche dell'artowork, si tratta quindi di un lavoro che mi identifica appieno
a mio avviso.

Quali ritieni siano le peculiarità di questo disco? Quali i suoi punti di forza?

-Credo che questo disco abbiamo una spiccata propensione alla creazione di ambientazioni quasi cinematografiche, il percorso di ascolto e' infatti arricchito di varie ambientazioni e recitato che aiuta a seguire il concept. Credo inoltre che un punto di forza di questo album sia rappresentato dai 3 giovani musicisti che ho coinvolto (Paco Barilla' alla batteria, Tony Dickinson al basso e Marco Zago alle tastiere), tutti talenti con un potenziale elevatissimo che hanno offerto ottime prove di performance e arrangiamento delle loro parti.

Cosa differenzia nell'approccio il Daniele Liverani solista ai suoi altri progetti Genius e Twinspirit?

-Beh la differenza princiapale quando scrivi un album chitarristico e' sicuramente il tentativo di dare voce alla chitarra e di colmare il vuoto causato dalla mancanza di cantato nell'album. Di base l'approccio compositivo non cambia, in quanto mi sono occupato di composizione e produzione sia nella trilogia Genius Rock Opera, che nella band Twinspirit, pero' come ti dicevo, in questo caso la chitarra e' la voce narrante, e cio' ha richesto un approccio molto diverso nell'equilibrio delle parti e nella realizzazione del prodotto finale, nel tentativo di far funzionare il tutto in maniera scorrevole, interessante e sensato.

Chi ti ha accompagnato in questa avventura solista?

-Si tratta di tutti talenti di giovane eta' che ho incontrato/scoperto sia sul web che a concerti ed eventi musicali ecc.ecc. Oggi il web offre una possibilita' infinita di entrare in contatto con musicisti di grande qualita' tramite i social network come youtube e facebook, cosa che in passato era impensabile. Marco Zago e' un musicista padovano che ho incontrato nella scena locale alcuni anni fa'. Notai subito la sua musicalita' e capacita' arrangiativa avendo modo di assistere in alcune esibizioni live con varie sue formazioni, inclusa la prog band “Dropshard” (http://www.dropshard.net) della quale fa parte, band che ritengo davvero interessante nell'ambito progressive-rock italiano. Il suo profilo youtube e'  http://www.youtube.com/MarkanthonyZago Paco Barilla' e' invece un giovanissimo batterista calabrese (15 all'epoca delle registrazioni del disco avvenute l'estate scorsa) che ho scoperto so youtube 3 anni fa' circa, ed ho subito notato per la sua capacita' tecnica e per la sua musicalita' e potenza. Abbiamo collaborato per un certo periodo a distanza via internet con demo e preproduzioni e pian piano si e' reso evidente che la sua collaborazione all'album sarebbe stata perfetta e appropriata. La sua padronanza della tecnologia inoltre, sia audio che video e' invidiabile per la sua eta'...il suo profilo youtube ne e' una evidente prova : http://www.youtube.com/edimax57 Tony Dickinson e' un bassista americano che vivae nello stato del Colorado, ed e' stato scoperto da me sempre sul web, tramite il suo canale youtube. Si tratta di un giovane bassista dotato di una tecnica invidiabile, e di una musicalita' altrettando spiccata. E' gia' molto attivo come produttore in ambito di  musica per videogiochi ed ha vari progetti attivi al momento. Al di la della sua musicalita', la tecnica della sua mano destra e' davvero incredibile ed ha reso possibile arrangiamenti di grande effetto nel disco. Consiglio anche il suo profilo youtube: http://www.youtube.com/TonyDickinsonBG

Quanto tempo è servito per comporre, registrare e pubblicare l'album?

-Diciamo che albuni brani come Freedom e Mysterious Impulse risalgono al 2007, quando iniziai la composizione e la elaborazione del concept di "Eleven Mysteries", stesura che poi e' stata messa in pausa a causa di altri impegni musicali in relazione a uscite che ho prodotto in quel periodo (Khymera / Twinspirits / Prime Suspect). Gli altri brani sono stati composti dal 2009 al 2010. Il periodo di produzione e' durato circa un'anno, e' stato molto lungo e meticoloso devo dire. Questo e' necessario quando si lavora con musicisti giovani, e' fondamentale prendersi il tempo necessario per riuscire a far venir fuori il loro talento nella maniera corretta e ottimale. Devo dire inoltre che ho impiegato quasi 3 mesi a mixare questo album, essendomi occupato del mix e del master nel mio home studio, ho potuto dedicare tutto il tempo che volevo in massimo relax, ed ho cercato di limare e migliorare il mix in tutti i dettagli per offire un buon prodotto, cosa che non puoi fare se sei in studio con un produttore esterno e un budget da rispettare. Dalla consegna del master poi, vi sono sempre 3-4 mesi di planning per impostare la promozione da parte della label (Lion Music), prima che l'album possa vedere la luce.

Quali ritieni sia il brano che più rappresenta questo lavoro e quale quello al quale ti senti più affezionato da una dimensione emotiva?

-Credo sia difficile sceglierne uno', perche' si tratta appunto di un perscorso molto vario seppur legato da un concept generale. Dovendone scegliere uno credo che dal punto di vista emozionale la song "Inspiration" sia una delle mie preferite, l'energia e la freschezza di quella song la rende una delle mie preferite.

Come nasce un pezzo di Daniele Liverani? Quale è il tuo metodo compositivo?

-Ci sono vari approcci, non ne esiste solo uno. Posso partire da un'idea vocale, da un riff, da un pattern di batteria, da un giro di basso...molto dipende dal momento e da cosa sto cercando. A volte compongo di getto, improvvisando, a volte scrivo qualcosa di specifico sul pentagramma, perche' sto cercando un particolare tipo di effetto e di momento musicale al servizio del concetto che voglio esprimere. Diciamo che per quanto riguarda "Eleven Mysteries" sicuramente la chitarra e' stata lo strumento che mi ha dato l'ispirazione per le composizioni, quindi la maggior parte delle song sono nate da melodie di chitarra e riff che ho scritto e composto al servizio del concept.

Questo lavoro è stato pubblicato dalla Lion Music, come ti trovi con questa label?

-Molto bene devo dire, sono oramai tanti anni che collaboro con loro, questa e' il quinto album che pubblico con loro, dopo i 3 dei Twinspirits e il progetto Cosmics(Virgil Donati, Ruphus Philpot, Tommy Ermolli, Daniele Liverani). E' una label molto specializzata per il genere e offre buona distrubuzione e promozione nei canali opportuni, di questi tempi e' una fortuna essere supportati a questo modo.

Come intendi promuovere questo disco? E' possibile che tu possa organizzare un tour con delle serate live?

-Al momento la promozione si muove sui media stampati e su internet. Sto cmq lavorando per creare opportunita' live, vediamo cosa sara' possibile realizzare.

Hai mai pensato di pubblicare un DVD didattico?
 
-Sarebbe molto bello poterlo fare, ad ogni modo credo che sia un lavoro da fare con molto tempo a disposizione e con tanto studio e meticolosita' per offrire qualcosa di utile e di originale, al momento ho dedicato tutto il mio tempo alla produzione della mia musica e non avrei mai avuto il tempo necessario. Vediamo in futuro se l'occasione e la disponibilita' di tempo per poterlo effettuare si presenteranno.

Quali sono i musicisti ai quali ti sei ispirato maggiormente e più ti hanno influenzato?

-Il mio background originale proviene dalla musica classica e dal pianoforte, poi mi sono affacciato al mondo del rock e del metal grazie a bands come Ac/Dc, Van Halen. Questi sono stati i miei primi ascolti devo dire.Diciamo inoltre che i Dream Theater, nei personaggi che ne fanno parte, hanno avuto un ruolo di grande influenza nel mio modo di concepire la musica, a livello di composizione, di arrangiamento e di approccio creativo. Direi che forse loro sono la mia maggiore inflenza a livello globale, ma ci sono tanti altri artisti che hanno lasciato un impronta indelebile nella mia anima musicale, difficile elencarli tutti....Jason Becker e' stato un'altro degli artisti che mi ha dato tanta ispirazione chitarristica, e non solo a livello musicale ma anche umano...poi tanti altri come Steve Vai, Malmsteen, Satriani, Paul Gilbert, Marty Friedman e via dicendo.

Genius ti ha dato la possibilità di collaborare con tanti personaggi fdi spessore, ma c'è ancora un musicista con il quale vorresti collaborare un giorno?

-Beh, ci sono tanti grandi artisti nella scena. Diciamo che la collaborazione con James La Brie e' sembrata possibile, durante il casting dell'episodio 2 della saga di Genius, poi per vari motivi la cosa e' sfumata. James La Brie potrebbe essere l'artista che posso citare in risposta alla tua domanda, sarebbe emozionante poter sentire un mio brano cantato da lui.

Quali sono i tuoi progetti futuri anche riguaranti anche Genius ed i Twinspirit?
 
-Beh Genius e' una saga conclusa, si e' articolata in 3 episodi per piu' di 4 ore di musica, ed non e' previsto un ulteriore seguito. Twinspirits sono al momento in pausa per vari impegni personali dei membri della lineup e non ti so dare una previsione al momento su come si evolvera' la band a breve termine. Ti posso dire che sto lavorando ad un nuovo concept solista che si articolera' in piu' episodi, e ritengo possibile che continuero' con uscite chitarristiche nei prossimi anni, in quanto questo ritrovato mood chitarristico mi sta dando molte soddisfazioni.

Cosa pensi del mercato discografico? Cosa pensi di Internet? E cosa pensi della scena musicale italiana?
 
-Il mercato discografico e' in grande difficolta' da tanti anni oramai, molte labels hanno chiuso e i budget di produzione si sono ridotti all'osso. Difficile prevedere dove si sta dirigendo il musicbusinness a livello discografico, non si puo' che stare a vedere. Certo e' che internet ha avuto un ruolo fondamentale nell'evoluzione di questa crisi, da un certo punto di vista ha aiutato la promozione degli artisti emergenti, dall'altro ha danneggiato le vendite offrendo download illegale, rivelandosi cosi' un'arma a doppio taglio. Si cerca di tener duro nella speranza che la situazione possa migliorare. La scena italiana, come da decenni oramai, a mio avviso e' piena di offerta interessante, e di grande potenziale, se solo ci fossero piu' spazi per poter suonare live e per potersi promuovere a livello di cocerti, il tutto sarebbe piu' facile per le bands italiane. Ritengo comunque che il metal italiano si sia ritagliato un ottima nomea a livello internazionale e mai come in questo periodo viene rispettato e considerato a mio avviso.

Ti va di lasciare un messaggio per i nostri lettori?

-Un grande saluto e ringraziamento a tutti coloro che hanno letto questa intervista, e che mi hanno supportato in tutti questi anni, e un grazie speciale a te per avermi dato l'opportunita' di questa interessante chiaccherata.

Maurizio Mazzarella