BLACKMORE’S NIGHT - A Knight In York


UDR/EMI

Se ne son dette di tutti i colori su Ritchie Blackmore e questo suo progetto “medioevale”, se ne dicono di tutte i colori sul suo stato di manipolato dalla consorte… Le cose per il sottoscritto non stanno così: questo tipo d’influenze non sono mai mancate nella musica del “man in black” ed hanno sempre più preso corpo nei Rainbow, fino a trovare libero sfogo nella musica dei Blackmore’s Night. Inoltre Il chitarrista inglese è sempre stato un’artista inquieto e tormentato che prendeva (…e prende) subito il largo quando una situazione non era più adeguata alle sue intenzioni creative. La mia convinzione é che con questa musica Ritchie abbia trovato la sua serenità, ma anche terreno fertile per esercitare il suo rigore di maestro (perché tale è…), visto che questo genere di proposta, apparentemente semplice, richiede una notevole disciplina esecutiva, così come un’eccellente preparazione tecnica… Poi se proprio vogliamo dirla tutta, si sbava dietro l’ennesimo gruppo folk metal e non ci si accorge che il Nostro ha precorso i tempi ancora una volta. Insomma a noi i Blackmore’s Night piacciono e anche se questo è l’ennesimo cd/dvd live, che nulla aggiunge e nulla toglie alla magnificenza della band, è sempre e comunque un bel vedere ed un bel sentire. Registrato in quel di York (Inghilterra) il 30 settembre 2011, vede all’opera un gruppo di artisti perfettamente rodato tra cui, da anni alla corte del maestro, il tastierista Bard David Of Larckmont ed il batterista Squire Malcom Of Lumley, musicisti davvero in gamba. Pittoresco e stupefacente il nuovo bassista Earl Grey Of Chimay e come sempre bella ed in gambissima Mrs. Candice Night. Ritchie Blackmore non perde un’oncia del suo carisma e mette sempre i brividi quando “penna” sulla sua chitarra, che sia acustica o che sia elettrica. Ed è proprio con la sua amata Stratocaster che la performance diventa coinvolgente, durante l’esecuzione di The Circle e Journeyman. Davvero suggestiva la versione qui offerta di Fires At Midnight ma l’intera esibizione è da gustare dall’inizio alla fine. Penso di esser stato chiaro…

Voto: 8,5/10

Salvatore Mazzarella