PANDAEMONIUM - Intervista alla Band


Pandaemonium (Rock It Up)

Intervista ai nostrani Pandaemonium in occasione della pubblicazione del loro ultimo disco The Last Prayer:  

Siete appena usciti sul mercato discografico con un nuovo album in studio, potete presentarlo ai nostri lettori?

Daniel Reda: Si tratta del nostro terzo lavoro dal titolo 'THE LAST PRAYER', un album dalle sonorità epiche e power metal.

Come è nata la vostra band e quali sono le vostre origini?

Daniel: La band nasce nel milanese nel lontano 1991 quando il panorama delle band metal era molto fiorente nella nostra zona.  

Come è nato invece il nome della band?

Daniel: Il termine PANDAEMONIUM fu coniato da John Milton nella seconda metà del 1600 e si riferiva al raduno delle streghe, ci ha incuriosito il termine e lo abbiamo fatto 'nostro'. Da lì il primo pezzo 'Sabbath Day'.

Ci sono delle tematiche particolari che trattate nei vostri testi o vi ispirate alla quotidianità in genere? Che peso hanno di conseguenza i testi nella vostra musica?

Daniel: I testi hanno un peso importante sulla nostra musica, in quanto in base al mood del testo la musica si sviluppa di conseguenza. In generale i testi sono riferiti al mondo fantasy però interpretandoli possono essere riferiti alla vita attuale. Esempio: 'The White Voice' si riferisce alle torture che infliggeva la chiesa nel medioevo sui bambini poveri che venivano comprati e castrati per poterne ottenere delle voci bianche. L'idea di questo testo mi è venuta dopo aver visto il film 'Carlo Broschi in Arte Farinelli'.

Quali sono gli elementi della vostra musica che possono incuriosire un vostro potenziale ascoltatore e quali sono quindi le qualità principali del vostro nuovo album?

Daniel: Solitamente utilizzo parecchie tecniche vocali e credo che ciò possa incuriosire l'ascoltatore. Le qualità principali di questo album sono le diverse atmosfere, si passa da brani epici e lenti a furiose cavalcate.

Come nasce un vostro pezzo?

Daniel: Personalmente inizio da una linea vocale che sviluppo con una tastiera e scrivo di conseguenza il testo successivamente penso subito a come potrebbe venire la batteria e da li parte la pre-produzione.

Steve Volta: Daniel e Lorenzo vengono da me in studio con delle bozze sulle quali immaginiamo e programmiamo una linea di batteria dopodiché costruisco le linee di chitarra. Prima di registrare abbiamo fatto varie sessioni di prova suonando le canzoni con Federico ed abbiamo apportato le dovute modifiche agli arrangiamenti. Solo in seguito sono state aggiunte le tastiere arrangiate da me e da Elia Cicero in qualche caso. 

Quale è il brano di questo nuovo disco al quale vi sentite particolarmente legati sia da un punto di vista tecnico che emozionale?

Daniel: Per me sicuramente 'Go Your Own Way'! Ogni volta che lo canto lo sento calzare a pennello con la mia voce. Il testo è ispirato al film/libro 'Eragon'.

Steve: Direi ovviamente il mio brano strumentale 'Epitaph'. E' stato scritto in una notte di marzo del 2009 in un periodo molto strano della mia vita. Ha un significato molto profondo che posso sapere solo io ovviamente. Per tutti sarà solo un brano strumentale con i soliti virtuosismi simil-Malmsteen e blah blah... per me no...

Quali band hanno influenzato maggiormente il vostro sound?

Daniel: Inizialmente quando la band nacque le maggiori fonti di ispirazione erano 'Blind Guardian' e 'Stratovarius'. Ad oggi personalmente mi sento molto attratto dalle sonorità di band tipo 'Epica' o 'Nightwish'.

Steve: Di sicuro anch'io citerei le band di cui parla Daniel, per quanto riguarda le chitarre aggiungerei anche Chidren of Bodom e Malmsteen ovviamente.

Quali sono le vostre mosse future? Potete anticiparci qualcosa? Come pensate di promuovere il vostro ultimo album, ci sarà un tour con delle date live?  

Daniel: Abbiamo già dei pezzi in cantiere per il prossimo disco. Per quanto riguarda questo album ci piacerebbe pubblicizzarlo ma si sa la pubblicità costa parecchio. Speriamo che i fans legati al nostro discorso musicali sostengano la scena e gruppi come il nostro. A breve produrremo un videoclip e speriamo che questo possa darci più visibilità. Per quanto riguarda le date abbiamo in programma probabilmente qualche festival. Per il resto siamo aperti a qualsiasi proposta, o quasi...

Steve: Non saprei... in questi ultimi anni è tutto molto confuso. Sembra proprio che la tendenza sia che una band come la nostra debba per forza di cose tirar fuori dei soldi per far qualcosa di grosso... nel senso che per registrare un cd, fare tour e promozione bisogna autofinanziarsi per forza.  C'è da dire che dal punto di vista delle registrazioni e della label a noi è andata piuttosto bene. Avendo a disposizione il mio studio siamo riusciti a registrare a costo zero e grazie al grande Franko Sturm della Ice Warrior Records siamo riusciti a far uscire 'The Last Prayer' senza dover sborsare nulla. E tutto ciò è già una gran fortuna. Purtroppo il trend è quello che le varie labels chiedono soldi direttamente alle bands per stampare i cd. D'altronde i cd non si vendono più e tutto il sistema discografico va avanti arrancando. Negli ultimi 6/7 anni è cambiato tutto e non si torna indietro. Per i tour stesso discorso... bisogna pagare... Con questo sistema andrà avanti solo chi ha i soldi, anche se di sicuro ci sono band che valgono e riescono ad arrivare al successo per meriti musicali. Con le dovute eccezioni ma purtroppo ho paura che sia così. 

E’ in programma l’uscita di un album dal vivo o magari di un DVD?

Daniel: Per ora non abbiamo in programma registrazioni live... però chissà....

Steve: No penso che non accadrà a breve.

Come giudicate la scena musicale italiana e quali problematiche riscontrate come band?

Steve: E' una scena amatoriale... non perché non ci sia gente che sappia suonare o faccia ottima musica ma solo perché non c'è business e quindi non si va molto in alto così. E' una scena piccola; c'è poco pubblico e centinaia di bands che cercano di suonare in locali sempre più vuoti. Manca il flusso di persone che seguendo un determinato filone musicale lo rende importante e 'forte'.

Internet vi ha danneggiato o vi ha dato una mano come band?

Daniel: Internet... cos'è??? Prima che internet prendesse piede una band come la nostra era meno famosa ma poteva contare su molti più cd venduti, ora hai tantissima visibilità grazie a internet ma paradossalmente le vendite sono crollate a un quarto.

Steve: Internet ha portato qualcosa di positivo e una marea di cose negative! Esce un disco e il giorno dopo lo si trova 'gratis' con il download illegale. Vuoi vedere live una band e la si trova su youtube. La gente è bombardata di musica, video, inviti ai concerti sui social network, gli stimoli calano e il pubblico è sempre meno invogliato a seguire le bands. E' tutto li a portata di click e questo ha reso tutti più pigri.

Il genere che suonate quanto valorizza il vostro talento di musicisti?

Daniel: Potevo starmene a casa a grattarmi cantando pop invece ho scelto una via molto più tortuosa, invece mi sono fatto i miei anni di scuola per poter entrare nel calderone dei cantanti metal e sono orgoglioso di appartenere a questo genere musicale dove è il cuore a farla da padrone e non il vile denaro.

C’è un musicista con il quale vorreste collaborare un giorno?

Daniel: Adoro le voci liriche femminili soprattutto nel nostro genere: il mio sogno? Una collaborazione con Tarja Turunen e Simone Simones.

Siamo arrivati alla conclusione. Vi va di lasciare un messaggio ai nostri lettori?

Daniel: Nelle nostre copertine viene sempre rappresentata Madre Natura che si avvicina ad un menestrello e nell'ultima di queste è raffigurato il menestrello che la tiene, ormai morente, tra le braccia. Penso che dovremmo imparare a rispettare maggiormente la natura e ascoltare più Heavy Metal!!! …perché questa è la nostra natura!

Maurizio Mazzarella