ZIPPO - Maktub

Subsound Records

E’ passato più di qualche mese dalla sua uscita ma il terzo lavoro degli abruzzesi (di Pescara, per essere precisi) Zippo ha tutto il diritto di avere un suo spazio su Giornale Metal vista la qualità molto alta dei sette brani, per 37 minuti di durata, proposti dalla band. Dopo il pregevole ed acclamato The Road To Knowledge del 2009 ed una serie corposa di date anche all’estero, i cinque componenti hanno esercitato uno sforzo compositivo fuori dal comune per regalarci questo Maktub, basato sugli scritti di Paulo Coelho e per distaccarsi dallo stoner più ortodosso (quello di derivazione Kyuss per intenderci), evolvendo in modo raffinato e variegato il proprio songwriting che, in modo sottilmente progressivo per i numerosi cambi di ritmo ed atmosfera, ha assunto sfumature psichedeliche, in particolar modo negli ultimi due brani Simum e The Treasure, gli apici del cd in quanto lunghi e complessi. Ma traspaiono anche influenze particolari negli altri brani come il grunge degli Alice In Chains nell’opener The Personal Legend o altre ancor più moderne come quelle di Tool e Mastodon in The Omens e Man Of Theory. E’ giusto anche parlare delle capacità tecniche non indifferenti di questi ragazzi: due chitarre schiacciasassi, una sezione ritmica davvero tellurica e molto dinamica, contrariamente a quello che i canoni del genere impongono, quindi innovativa. Davvero possenti ed evocative, infine, le vocals di Dave. Hanno fatto davvero le cose per bene i nostri Zippo, avvalendosi anche di collaborazioni di prestigio come quella di Ben Ward, vocalist degli Orange Goblin e Luca T. Mai, sassofonista degli Zu. Il mastering è stato curato da J. Plotkin, già al lavoro con Isis e Sunn O)))) ed il dischetto è racchiuso in un cartonato a tre ante corredato da un libretto poster e da una grafica davvero intrigante. Non ci sembra poco, vero ??? 

Voto: 9/10

Salvatore Mazzarella