ANTONELLO CRESTI - Intervista all'Autore

Tsunami Edizioni

Intervista all'autore nostrano Antonello Cresti, in occasione della pubblicazione del suo eccellente libro Come To The Sabbath, edito dagli amici della Tsunami Edizioni:

Ciao Antonello!!! Abbiamo parlato delle tue attività in campo culturale in fase di recensione del bellissimo libro Come To The Sabbat. Ti puoi presentare con le tue parole ai nostri lettori ?

-Ciao a voi e grazie per l’apprezzamento! Mi occupo di musica e creatività oramai da tantissimi anni… Ho iniziato a suonare la batteria che ancora avevo 8 anni e per lungo tempo mi sono sentito soprattutto musicista (pubblicando cd e suonando in concerto), poi ho sentito di dovermi allontanare il più possibile dal mondo della musica attiva ed ho preferito diventare un “ascoltatore attivo”, dunque qualcuno che fa della musica degli altri un argomento di analisi e riflessione. Negli ultimi tre anni ho pubblicato tre saggi musicali molto apprezzati che sono un significativo lascito di questo percorso intrapreso!

Che posto ha la “tua” Inghilterra nella tua vita ? 

-Ho scoperto l’Inghilterra grazie alle canzoni dei Beatles… Avevo 4-5 anni, e da lì è iniziata una vera e propria “love story” attraverso la quale tante cose ho scoperto e tante cose ho conosciuto. Se non ci fosse l’Inghilterra non saprei dire se sarei un uomo migliore o peggiore, sicuramente sarei diverso da quello che sono…

Parlando in particolare di questa terra e dei suoi misteri, cosa ti ha colpito tanto da indurti a scrivere un intero testo sul tema ?

-In “Come to the Sabbat” sono racchiuse ed unite tre mie grandi passioni: la musica underground, la cultura britannica e lo studio del pensiero esoterico ed occultistico ed in generale di quelle che io definisco, in maniera più inclusiva possibile “spiritualità alternative”. Questi tre mondi si sono intrecciati brillantemente tante e tante volte ed ho pensato, dopo aver sfiorato l’argomento varie volte (si vedano i miei libri precedenti “Fairest Isle” e, soprattutto “Lucifer over London”) di scrivere qualcosa di più corposo e completo. Sono lieto dello sforzo, sinora unico a detta di molti, nel panorama italiano!

Quali filtri hai applicato alle numerose fonti, veritiere o leggendarie, che gravitano vi attorno?

-Ho cercato di affidarmi a saggisti riconosciuti dal mondo accademico, a tesi lontane da bizzarrie esagerate… Certi fenomeni non li ho nemmeno trattati (le troppe banalizzazioni New Age), altri li ho appena sfiorati, eppure ci sono argomentazioni difficili a comprendersi razionalmente, ma secondo me molto motivate. Mi riferisco per esempio alle interviste che trovate nel libro a Alan Bowers o Gary Biltcliffe in cui si discute dell’esistenza e del significato delle Ley Lines…

Tsunami ultimamente sta dando anche spazio a testi di approfondimento che esulano dalla solita normale biografia di un‘artista o di un gruppo. Come sono avvenuti i contatti tra di voi e come si è sviluppata l’idea di questo libro ?

-Niente di più naturale! Conoscevo Tsunami come lettore e credevo che questo tipo di progetto fosse quello giusto per loro! Ne abbiamo parlato di persona e dopo una breve conversazione ci siamo dati il via! E’ il tipo di procedura che ho avuto anche in passato con altre sigle editoriali, per esempio Aereostella che ha pubblicato i miei due precedenti libri!

Perché il mercato editoriale cartaceo in merito sembra essere rinato, parlando dei libri, anche grazie all’intraprendenza di editori coraggiosi come Tsunami ?

-“Rinato” mi sembra una interpretazione troppo ottimistica… Diciamo che l’editoria da segnali di vita ben più forti della discografia. E difatti io non ho dubbi sulla maggiore utilità di far uscire un libro ora piuttosto che un cd…

Che posto occupa il rock nella tua vita? Quali generi prediligi, quali sono i tuoi ascolti preferiti ?

-La musica, rock, ma non solo è la colonna sonora di ogni momento della mia vita. Tanti generi che amo sono trattati in “Come to the Sabbat”, dalla psichedelia al prog, dal metal estremo al ritual ambient, dal gothic al folk… Però se dovessi farti una lista di artisti che amo, beh, dovrei starci due giorni!!! Mi piacerebbe scrivere un saggio, magari proprio con Tsunami, sui cento album più estremi della storia, intendendo con termine “estremo” quei lavori che hanno abbattuto le barriere di stile creando una vera idea di sperimentazione. Vorrei contribuire alla riscoperta di alcuni gioielli nascosti…

C’è posto allora per il rock nell’era del web ?

-I capolavori del rock fanno parte della storia dell’occidente e da questo punto di vista nulla potrà cancellare i Beatles o i Pink Floyd o tanti altri… Però mi pare evidente che l’era dell’accesso non abbia giovato alla qualità delle proposte, purtroppo.

Tu sei molto attivo su web, in particolar modo è facile interagire con te, il chè è una cosa notevolmente positiva per creare un confronto tra uno scrittore ed il suo pubblico. Che ne pensi ? 

-Qualche giorno fa una mia lettrice mi scriveva molto carinamente che era molto bello e proficuo il continuo scambio che ho su facebook con chi segue il mio lavoro… A me chiaramente piacerebbe vendere milioni di copie dei miei libri, non sono ipocrita, però ti dico che una sola cosa mi mancherebbe, ossia la dimensione del contatto diretto coi lettori, il loro giudizio, i loro suggerimenti. Sarò sempre lieto di interagire con chiunque lo vorrà!

Hai in programma altre pubblicazioni dopo quest’ottimo libro ? Di che ti piacerebbe scrivere ?

-Ho in programma da tempo di scrivere, per Aereostella, una guida molto personale all’Inghilterra, una sorta di diario intimo, con cento foto a colori ed un cd musicale allegato, come una sorta di colonna sonora. Questo cd segnerà il ritorno sulle scene del mio progetto Nihil Project… Ne parleremo tra il 2012 e il 2013 direi…

Tra breve presenterai il tuo libro insieme all’autobiografia di Steve Sylvester curata dall’amico Gianni Della Cioppa, durante la stessa serata a Firenze. Ci parli di questa ‘sinergia’ ?

-Si, il 14 Marzo alla libreria Melbookstore di Firenze. Steve ha collaborato con me già nel 2005 su un album di Nihil Project “Samhain” dove lui incise una parte vocale per un nostro brano. L’anno scorso presentai il mio libro “Lucifer over London” assieme al disco dei W.O.G.U.E, dunque non è la prima volta che le nostre strade si incrociano. Spero avverrà anche in futuro perché ho sincera stima del lavoro di Steve!

Chiudi come vuoi con i nostri lettori. 

-Vi ringrazio per l’attenzione e vi incito a non smettere mai di cercare la vostra strada, in barba alle convenzioni e ai suggerimenti “pelosi”. Solo così potrete essere davvero liberi! Buon viaggio!

Salvatore Mazzarella