IRON SAVIOR - The Landing

AFM Records

Erano anni ormai che non si sentiva più parlare degli Iron Savior, del gruppo di Piet Sielck si erano ormai perse le tracce da qualche anno, l'ultimo lavoro Megatropolis risale infatti a ben quattro anni fa. Oggi ecco un nuovo contratto per la AFM Records, che onestamente in campo power metal sta facendo davvero un grosso lavoro e di conseguenza giunge sul mercato discografico questo pregevole The Landing, ossia il sesto lavoro targato Iron Savior. Diciamo subito che gli antichi fasti dell'omonimo disco d'esordio e del successore Unification, quando alla base c'era un certo Kay Hansen sono davvero molto lontani, ma nel complesso The Landing si difende bene, pur non scoprendo nulla di innovativo. Lo stile di Piet Sielck è sempre lo stesso, impostato su un power metal molto ruvido e robusto, suonato in modo diretto, determinato e veloce, con il supporto di una sezione ritmica martellante e chitarre martellanti ed incisive. Gli Iron Savior sono in gran forma, The Landing è da ritenere un gradino superiore a Megatropolis, ma resta sulla stessa linea di Condition Red e Battering Ram. Diciamo quindi la verità, siamo di fronte al disco che potenzialmente vuole il classico fan degli Iron Savior e del power metal, quindi non c'è nulla che scontenterà nessuno, perché gli ingredienti per piacere ci sono tutti, anzi, se vogliamo c'è molto anche dei Gamma Ray, degli Helloween e perché no, anche di Blind Guardian e Running Wild, ovvero il classico discone di metallo teutonico che sprizza potenza da tutti i pori. I brani sono compatti, hanno un impatto fortissimo e la presa immediata, sintomo che non c'è nulla di studiato a tavolino, ma tutto è spontaneo, non a caso The Landing scorre in modo fluido e non è un fattore di poco conto. C'è un notevole spessore da un punto di vista compositivo ed anche tecnicamente ci sono momenti davvero estasianti. La produzione poi è il fiore all'occhiello del disco, grazie ad un suono molto moderno ed attuale. Non siamo di fronte al miglior disco della band, ma non è certo un disco piatto e fatto tanto per fare. C'è dentro della grande qualità ed è l'occasione giusta per gustarla. Bentorntato Piet, bentornati Iron Savior. E voi cosa fate? Correte a comprare questo disco!

Voto: 8/10

Maurizio Mazzarella